TRIPOLI
Maria Piazza
. Petrologia. - Roccia silicea di origine organogena costituita essenzialmente di radiolarî e di diatomee, finemente stratificata spesso con avanzi macroscopici di pesci. Leggiera [...] e porosa, ha colore bianco o gialliccio. Proveniva un tempo da Tripoli; si rinviene nella formazione gessoso-solfifera della Sicilia e della Romagna e in importanti giacimenti in Boemia e in Germania (presso ...
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unicellulare In biologia (anche monocellulare), si dice di organismo formato da un’unica cellula, per es. i protozoi e le diatomee, o di parti dell’organismo (peli u., come quelli dell’ortica, papille [...] u., quelle epidermiche nei petali di viola ecc.); sono u. anche i gameti e quasi tutte le spore ...
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sferoplancton Parte del plancton formata da organismi in prevalenza sferoidali, come molti Foraminiferi e Radiolari (si contrappone al plancton bacillare costituito da Diatomee). ...
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valva botanica Ciascuna delle divisioni più o meno profonde delle capsule e dei legumi; ogni v. corrisponde di solito a un carpello. Nelle Diatomee, ognuna delle due metà del guscio siliceo. medicina Strumento [...] chirurgico, di forma per lo più piatta, variamente foggiato e munito di manico; si usa per divaricare orifizi naturali o artificiali, ampie ferite chirurgiche, per spostare organi parenchimatosi (polmoni, ...
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In botanica, riferito a pianta che ha perduto o si suppone abbia perduto nella filogenesi la facoltà di formare la clorofilla. Per es., alcune Diatomee, Cloroficee ecc. sono rese a. da mancanza di luce, [...] da copioso alimento organico ecc ...
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Botanico tedesco (Rostock 1863 - Halle 1937). Prof. all'univ. di Halle (1909-30). Fece numerosi viaggi di esplorazione botanica e si occupò di sistematica (Diatomee, Fanerogame); dal 1903, in parte in [...] collab. con H. Schenck, curò la pubblicazione di Vegetationsbilder, raccolta di paesaggi botanici di tutto il mondo. Scrisse anche un trattato di farmacognosia, che ebbe diverse edizioni ...
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In botanica si dà questo nome alle spore agamiche, ovvero zigoti speciali delle Diatomee, che sono parecchie volte più grandi delle cellule da cui provengono, e che, crescendo ancora direttamente, cioè [...] senza periodo di riposo, ripristinano le originali dimensioni specifiche degl'individui impiccioliti in seguito a ripetuta moltiplicazione per divisione ...
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In botanica, struttura c., mesofillo c., sono quelli delle foglie cilindriche o prismatiche; in queste, nella sezione trasversale, il tessuto a palizzata è disposto uniformemente attorno al tessuto spugnoso [...] che sta al centro.
Diatomee c., con valve a struttura raggiata (➔ Diatomee). ...
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Famiglia d’Insetti Ditteri Nematoceri, che comprende specie di piccole dimensioni, le cui larve vivono sulle pietre sottoposte a un velo d’acqua fredda e corrente, e si cibano di Diatomee. ...
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diatomee
diatomèe s. f. pl. [lat. scient. Diatomeae, dal nome del genere Diatoma, e questo dal gr. διατομή «taglio», perché le cellule formano una catena a zig-zag]. – Alghe unicellulari che vivono libere o riunite in colonie, in tutti i mari,...
centrico
cèntrico agg. [dal gr. κεντρικός, der. di κέντρον «centro»] (pl. m. -ci). – 1. ant. Del centro, che passa per il centro (talora sinon. di centrale): linea c., nella terminologia di L. B. Alberti, il diametro del cerchio. 2. Che presenta...