CAMPOFRANCO, Antonino Lucchesi-Palli e Gallego principe di
Francesco Barbagallo
Nacque a Palermo il 26 luglio 1716 da Emanuele Lucchesi-Palli e da Domenica Gallego e Moncada, figlia di Gaetano Gallego [...] comunemente la contemporanea cultura francese, discretamente diffusa nella Sicilia settecentesca per le opere di Montesquieu, Voltaire, Diderot, Helvétius e soprattutto Rousseau. Lettori e seguaci del filosofo ginevrino furono amici e protetti del C ...
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BONIFACIO da Luri (al secolo Antonio Giuseppe Bernardi)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Luri, in Corsica, il 18 genn. 1737 e vesti l'abito dei frati minori cappuccini a Brando, nella stessa isola, il 3 [...] orrende di essa vanno al di là, secondo il B., del desiderio e dell'immaginazione degli stessi Voltaire, Diderot, d'Alembert, Rousseau, e divengono punizione divina per la corruzione dei costunti, che nella Francia era seguita al diffondersi ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] da F. Hutcheson; ma notevole influenza ebbe anche in tutta la cultura europea per la concezione dinamica, vitalistica della natura che trova nuovi sviluppi nel Settecento tedesco (che leggeva S. tradotto da D. Diderot) alle origini del romanticismo. ...
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Nell’arte figurativa, dipinti che hanno come soggetto fiori, frutta, pesci, cacciagione, o vari oggetti d’uso.
La n. si configura nell’arte occidentale come genere pittorico autonomo dal 17° sec.; queste [...] Francia l’olandese D. Bailly (1584-1657) è chiamato pittore di vie coye («vita quieta») e nel secolo successivo D. Diderot definisce questi soggetti nature inanimée; solo nel 19° sec. s’impone l’espressione nature morte di cui l’espressione italiana ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] valutazione è legittima e spetta in primo luogo a ogni singola persona, che può esprimerla a suo modo, come fece Denis Diderot, ormai anziano, in una lettera a Sophie Volland, nella quale prevedeva di avere all'incirca dieci anni da vivere, dei quali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le macchine e gli artefici: immagini di un’Italia preindustriale
Vittorio Marchis
Se l’Italia dei Comuni e delle Signorie ha il suo ‘rinascimento’ a partire dal Trecento, il retaggio dell’artigianato [...] d’esempio perfino per la redazione delle Planches dell’Encyclopédie.
E mentre a Parigi un gruppo di scienziati guidati da Denis Diderot e Jean-Baptiste Le Rond d’Alembert sta lavorando all’Encyclopédie, a Napoli un gruppo di uomini di lettere e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cartesianesimo fallisce nel suo tentativo di imporsi come nuova filosofia “ufficiale” [...] da estremi come quelli di Malebranche o di Berkeley, vicina alle teorie di Locke e di Condillac, segnata dalle speculazioni di Diderot, la voce “Idea” ne dà una definizione perfetta per il senso comune della mentalità dei Lumi: “Idea: troviamo in noi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ Encyclopédie definisce cosmopolitain il cittadino dell’universo, colui che per definizione [...] loro biblioteche. Dalle Accademie ai Clubs, dai caffè alle logge massoniche le affermazioni di John Locke, David Hume, Denis Diderot e Voltaire divengono l’occasione per costituire le premesse di un movimento politico, che a tratti sembra dominare la ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] di Jean Cocteau, un racconto di tradimenti e inganni, inserito in Jacques le fataliste et son maître di D. Diderot. Queste prime opere risentono dei modi di una drammaturgia tradizionale che B. cominciò ad abbandonare con Le journal d'un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento è il secolo della crisi dell’immagine tradizionale della natura: la scala. [...] della massima fortuna dell’immagine, che viene accolta fra gli altri da La Mettrie, Leclerc de Buffon, Daubenton, Diderot, Kant, Rousseau, Robinet e da una moltitudine di scrittori e poeti. La scala viene impiegata per raggiungere conclusioni ...
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colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua innalzata a Rodi al dio Elio, protettore...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...