Poeta e letterato francese (Nancy 1716 - Parigi 1803). Intrapresa la carriera militare, fu al servizio dell'ex re di Polonia S. Leszczyński; alla sua corte, a Lunéville, conobbe M.me du Châtelet, che abbandonò [...] gli enciclopedisti, collaborando all'Encyclopédie con almeno 27 voci su varî argomenti, tra cui Genio, a lungo attribuita a Diderot. Fu interprete del gusto letterario del tempo con una poesia brillante, ricca di riflessività. A un Recueil de poésies ...
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Storico (Roma 1918 - ivi 1995); prof. univ. dal 1971, insegnò storia moderna nell'univ. di Perugia. Studioso di storia italiana dal Risorgimento al fascismo, si è occupato anche di storia politica e culturale [...] 1866-74), 1954; Le origini del fascismo, 1956; Nitti, D'Annunzio e la questione adriatica (1919-20), 1959; Voltaire, Diderot e il "partito filosofico", 1965; Parlamenti e lotta politica nella Francia del Settecento, 1977; Gabriele D'Annunzio, 1983; L ...
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Componimento letterario destinato alla rappresentazione sulla scena; comprende quindi, oltre al d. propriamente detto, la tragedia, la commedia, la farsa ecc.
D. satiresco
Antica forma di rappresentazione [...] Esso si fa nascere propriamente in età illuministica (Miss Sarah Sampson di G.E. Lessing, 1755; Le fils naturel di D. Diderot, 1757, primo teorizzatore della nuova forma teatrale) e nacque, in sostanza, come una commedia seria o, secondo alcuni, come ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] di letteratura comparata sul romanticismo e sul decadentismo di Huysmans e di D'Annunzio; è stato attratto da Montaigne, Diderot, Valéry, ecc.; ha valutato la tradizione letteraria della Russia; ha persistito nello studio dei rapporti tra arti visive ...
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. Famiglia di scultori francesi, di Nancy. Jacob Sigisbert nacque a Nancy il 28 ottobre 1670, e morì a Parigi il 7 maggio 1747. Allievo di César Bagard, scolpì alcune statue per il parco del castello di [...] un poco pesante ma sensibile. I quattro figli invece peccano per un'eccessiva abilità. "Abominevole, esecrabile Adam", esclamò Diderot che non poteva loro perdonare questa virtuosità. Lambert Sigisbert, detto Adam l'aîné, figlio maggiore di Jacob ...
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LUZIO, Alessandro
Roberto Pertici
Nacque a San Severino Marche il 25 nov. 1857 da Nicola, perito-geometra, e da Filomena Scalamonti, discendente da un'illustre famiglia anconetana. Studiò nel seminario [...] i primi due anni di corso e abilitava all'insegnamento nelle scuole secondarie inferiori) con una tesi su Manzoni e Diderot. La monaca di Monza e La religieuse, data poi alle stampe a Milano nel 1884. Abbandonò tuttavia gli studi universitari ...
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Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando [...] materia, H. rendeva evidenti gli esiti materialistici del sensismo che al più si potevano intravvedere in alcune pagine di Diderot o di Buffon. Sorprendeva soprattutto la riduzione della vita morale ai principi del piacere e dell'interesse; forse ...
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GALLITZIN, Adelheid Amalia, principessa di
Giuseppe Gabetti
Gentildonna tedesca (la grafia da lei adottata del cognome del marito, rende la pronunzia del cognome russo Golícyn). Per le tendenze mistiche [...] 1806. Moglie del principe Dmitrii Alekseevič G., ministro di Russia all'Aia e amico di Voltaire, fu dapprima devota a Diderot, poi - e soprattutto - scolara di F. Hemsterhuis il quale compose in consuetudine di amicizia con lei parte dei suoi scritti ...
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Scrittore francese (Nancy 1730 - Parigi 1814); avversario di Rousseau e degli Enciclopedisti, contro i quali si rivolse con le Petites lettres sur les grands philosophes (1757). Compose alcune commedie: [...] la guerre des sots (1764 in 3 canti; 1771 in 10 canti), ispirato ad A. Pope. Fra gli illuministi ebbe riguardo solo per Voltaire, di cui compose l'Éloge (1778) e curò l'edizione delle opere. A sua volta fu satireggiato da Diderot nel Neveu de Rameau. ...
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Libraio-editore francese, nato a Reims nel 1724. In questa città, dove esercitò la professione dal 1755 al 1789, ebbe qualche noia dalle autorità per vendita di libri proibiti. Stabilitosi a Parigi nel [...] , parecchie opere leggiere e frivole, ma anche i principali capolavori della letteratura francese: Fénelon, Voltaire, Rousseau, Diderot, ecc. Questi volumetti, che l'editore vendeva elegantemente legati in vitello e marocchino, ebbero grande successo ...
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colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua innalzata a Rodi al dio Elio, protettore...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...