Attore e regista italiano (n. Milano 1942). Dotato di non comuni mezzi vocali, si è imposto come interprete di personaggi classici (Edgardo nel Re Lear, 1973, regia di G. Strehler, e nell'Amleto, 1978, [...] da un forte senso del grottesco e della deformazione, ricordiamo: Otello di Shakespeare (1975); Il nipote di Rameau di D. Diderot (1977); Il divorzio di V. Alfieri (1980); Il padre (1980) e Il pellicano (1981) di A. Strindberg; Riccardo III (1989 ...
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THOMAS, Jean-Émile
Vittorio STELLA
Critico letterario francese, nato a Marsiglia il 10 dicembre 1900, segretario generale della École Normale Supérieure (1930-36), collaboratore della Revue de Paris, [...] all'UNESCO.
La sua operosità critica si estende su vaste regioni della letteratura moderna. Le romantisme contemporain (1929), L'humanisme de Diderot (1932), l'edizione delle opere di De Musset, i saggi su Sainte-Beuve et l'École Normale (1936) e su ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - ivi 1814); di idee novatrici, fantastico e insieme curioso della realtà immediata, fu autore di un'opera assai originale (L'an 2440, rêve s'il en fut jamais, 1771; 1a [...] du vinagrier, 1775; Molière, 1776; Le campagnard, 1779; Le vieillard et ses trois filles, 1792; ecc.): seguace in questo di Diderot, di cui riprese e sviluppò le idee sul dramma nel Traité du théâtre (1773), pieno di spunti interessanti. Fu all ...
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ZANARINI, Petronio
Alberto Manzi
Attore, nato a Bologna verso il 1737, morto dopo il 1802. Figlio d'arte, fu dal padre Agostino avviato agli studî letterarî; si appassionò all'incisione in legno, in [...] di primo attore tragico, di nobile portamento, bella voce, spirito sensibile, ottenne veri trionfi in Padre di famiglia di Diderot, Gustavo Vasa di Piron, La principessa filosofa e Il moro dal corpo bianco del Gozzi, ecc. Alla sagace interpretazione ...
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Celebre attrice drammatica francese nata a Condé nel 1723, morta a Parigi nel 1803. A tredici anni entrò alla Comédie Italienne come soubrette e successivamente in una compagnia di provincia, dove il comico [...] ma la sua arte s'impose; nata per la commedia, seppe a forza di studio e di lavoro diventare un'artista tragica completa. Diderot e Voltaire fecero magnifici elogi di lei che raggruppò presto intorno a sé la società più eletta: il duca di Richelieu e ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] dal sestante alla macchina a vapore ‒ e lo sfruttamento dei gas di recente scoperta da parte dell'industria chimica. L'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, pubblicata in diciassette volumi di testo e undici di tavole tra il 1751 e il 1772, diede un ...
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GATTI, Angelo
Calogero Farinella
Nacque a Ronta (oggi frazione di Borgo San Lorenzo nel Mugello), in località San Michele, il 17 dic. 1724 da Michele Angelo Filippo e Maria Giovanna Pazzi e fu battezzato [...] chiesto il permesso in Toscana, il G. decise di fermarsi a Parigi: entrò subito in grande intimità con la côteriephilosophique (D. Diderot, G.-T.-F. Raynal, V. Riqueti de Mirabeau, J.-J. de Barthélemy, F.-J. Chastellux, madame d'Épinay, F.-M. Grimm ...
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Scultore (Parigi 1714 - ivi 1785). Allievo di R. Le Lorrain e J.-L. Lemoyne, completò la sua formazione (1736-39) all'Accademia francese di Roma (pur non avendone ottenuto il premio). Tra la corrente classicista [...] Pompadour, scolpì gruppi allegorici (Amore e amicizia, 1758, Louvre), ritratti (Voltaire, 1776, Parigi, Institut de France; Diderot, 1777, Autoritratto, 1780, entrambi al Louvre) e ricevette importanti commissioni: il monumento a Luigi XV a Reims ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le trasformazioni socio-antropologiche che segnano l’Ottocento rendono i paradigmi [...] dominato da opere convenzionali e commerciali.
Hegel-Lukács: fondamenti di una "teoria" del dramma ottocentesco
Le riflessioni di Diderot a proposito del genre sérieux e le esperienze teatrali dello Sturm und Drang, sulle quali si era chiuso il ...
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Saggista e critico teatrale polacco naturalizzato statunitense (Varsavia 1914 - Santa Monica, California, 2001). Impegnato sul terreno dell'opposizione culturale al regime comunista fin dal 1956, si impose [...] è The eating of Gods (1970; trad. it. 1977), un'originale e aggiornata interpretazione della tragedia greca. Si interessò anche al teatro giapponese e, tra l'altro, tradusse in polacco testi di J.-P. Sartre, D. Diderot, E. Ionesco e J.-B. P. Molière. ...
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colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua innalzata a Rodi al dio Elio, protettore...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...