cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] . In Francia tornò con Voltaire il cosmopolitismo culturale che ribadiva la cittadinanza universale del filosofo; J.-B. d'Alembert, D. Diderot e M.-J.-A. Condorcet affermarono il diritto di ogni uomo a cambiare patria nel caso in cui lo Stato di ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] proposito, la grande battaglia degli illuministi contro la censura e per la libertà di stampa, battaglia che ha nel saggio di Diderot Sur la liberté de la presse (1763-1764) una delle sue manifestazioni più alte. Si deve, del resto, a uno scrittore ...
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Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando [...] materia, H. rendeva evidenti gli esiti materialistici del sensismo che al più si potevano intravvedere in alcune pagine di Diderot o di Buffon. Sorprendeva soprattutto la riduzione della vita morale ai principi del piacere e dell'interesse; forse ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] già largamente diffusa di ‘genio’ come ciò che nelle belle arti drasticamente ridimensiona regole e definizioni, alla voce Beau di Diderot, la cui idea di ‘rapporti’ non si limitava al bello, ma si estendeva alla totalità dell’esperienza e delle ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] Addison, D. Hume, A. Gerard, E. Burke, H. Home), Francia (J.-P. Crousaz, J.-B. Dubos, Y.-M. André, C. Batteux, D. Diderot), Germania e Svizzera (J.J. Bodmer, J.J. Breitinger, J.C. Gottsched, J.G. Sulzer, A.G. Baumgarten): il giudizio estetico, o di g ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] 153-171.
Dalkey, N.C., The Delphi method: an experimental study of group opinion, Rand Corporation Memorandum, Rm 5888-Pr, 1969.
Diderot, D., Le rêve de d'Alembert, Paris 1782.
Fisher, R.A., The logic of inductive inference, in "Journal of the Royal ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] da F. Hutcheson; ma notevole influenza ebbe anche in tutta la cultura europea per la concezione dinamica, vitalistica della natura che trova nuovi sviluppi nel Settecento tedesco (che leggeva S. tradotto da D. Diderot) alle origini del romanticismo. ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] utopiser per designare l'elaborazione di idee politiche astratte e chimeriche: "vous utopisez à perte de vue", rimprovera Diderot all'abate Galiani, giudicando chimerici i suoi progetti di riforma. Nel 1802, per indicare l'attività specifica della ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] sua vita, che lo mostrano attento lettore degli illuministi francesi - da Voltaire a Rousseau, da d'Alembert a Buffon a Diderot e all'Encyclopédie - e assai legato alla cultura livornese tramite il mercante Luigi Michel, che gli fu amico fraterno, il ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] ma non gli fu permesso di stabilirsi a Parigi. È questo il periodo in cui V., dopo gli inviti di D'Alembert e Diderot, collaborò con l'Encyclopédie con circa 40 voci letterarie e filosofiche, alcune delle quali di un certo interesse per l'estetica e ...
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colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua innalzata a Rodi al dio Elio, protettore...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...