BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] della sagrestia del duomo. Certe sue traduzioni dall'inglese (1770), da Epitteto (1774), del Figlio naturale del Diderot (1774) e dell'Esprit dell'Helvétius rimasero manoscritte, benché quella del Figlio naturale fosse già preparata per la ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] dei primi tempi, l'A. non disdegnava ora d'intrecciare i drammi filosofico-sentimentali dei discepoli di Rousseau e di Diderot.
Non sfugge l'A., nella maggior parte della sua produzione teatrale, alla mediocrità e alla tipizzazione convenzionale. Più ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] tentativo di comparare l'idea di contratto sociale in Hume e in Rousseau. Interessanti appaiono anche le discussioni relative a Diderot, Helvétius, Condillac e Toussaint.
Ma a far scattare le censure e la soppressione fu l'aver affrontato un tema ...
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CRUDELI, Tommaso
Magda Vigilante
Nacque a Poppi nel Casentino (prov. Arezzo) nel 1703, da Atto e Antonia Ducci.
Dopo aver compiuto i primi studi nel paese natale sotto la guida di Torello Vangelisti, [...] / State all'erta, avvertite / ch'ei non s'impegni nelle vostre terre...".
Il Natali (p. 29) afferma che il Diderot pubblicò nel 1777, come opera dei poeta casentinese, un vivacissimo dialogo irreligioso, del quale tuttavia è dubbia l'attribuzione al ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] , La redazione di un giornale settecentesco, ibid., n.s., XL (1920), pp. 173-181; S. Gugenheim, Drammi e teorie drammatiche di Diderot, in Etudes italiennes, III (1921), p. 166; G. Menicucci, Una letterata veneziana del '700, in Noi e il mondo, XVI ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] berretto magico e La camicia dell'uomo felice) costituiscono un dittico orientale: la prima trae forse spunto dai Bijoux indiscrets di Diderot (1748), la seconda si attacca ad essa come "coda".
Il C. si rivolge a una ipotetica "società" di donne, in ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] ideologico, in modi di rara singolarità, eppure di connessione con grandi esperienze europee (M. Cervantes, L. Sterne, D. Diderot).
Malgrado (o perché) riservato e «misterioso», il M. è divenuto negli ultimi decenni personaggio letterario (F. Ulivi ...
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colosso
colòsso s. m. [dal lat. colossus, gr. κολοσσός]. – 1. Statua di grandezza straordinaria; è per lo più nome attribuito dalla tradizione a determinate statue: il c. di Rodi, la gigantesca statua innalzata a Rodi al dio Elio, protettore...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...