(lat. Iarbas) Mitico re africano dei Getuli (o dei Mauri o dei Numidi), figlio di Giove Ammone e della ninfa Garamantide, concesse a Didone la terra su cui fondò Cartagine, quindi la chiese in sposa ma [...] ne fu respinto; dopo l’arrivo di Enea, mosse guerra alla regina ...
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Pittore (Parigi 1774 - Roma 1833). Dipinse alla maniera di J.-L. David soggetti tratti dalla letteratura classica (Il ritorno di Marco Sesto, Fedra e Ippolito, Enea e Didone, Egisto e Clitennestra, ecc., [...] tutti al Louvre), con particolare attenzione all'espressione delle passioni. Il suo studio fu frequentato da J.-L.-T. Géricault ed E. Delacroix, ma G. dipinse con minore solennità di questo e una certa ...
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Pittore (Bologna 1654 - ivi 1719), seguace della pittura classicistica di G. Reni, ma con l'apporto essenziale dell'arte di P. Veronese. Fu attivo come frescante a Bologna e Parma; tra i dipinti, Didone [...] (1697 circa, Vienna, Kunsthistorisches Museum) e la Trinità (1700, Imola, chiesa del Suffragio) ...
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Musicista (Trani 1679 - Napoli 1744), allievo di G. Salvatori e F. Provenzale; maestro di cappella alla corte. Compose molta musica teatrale di ottimo stile napoletano (diciotto opere, per lo più di genere [...] serio, tra cui: Arsace, 1718; Didone, 1724; Rosaura, 1738), oratorî, cantate, serenate, e pagine strumentali. Nel 1737 s'inaugurò il nuovo teatro S. Carlo con la sua opera Achille in Sciro. ...
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LOW HAM
J. M. C. Toynbee
Località del Somerset (Inghilterra), dove nel 1946 fu scavato un frigidarium delle terme di una grande villa romana, certo la residenza di campagna di un ricco latifondista [...] al quadro centrale gira una serie ininterrotta di quattro scene rivolte verso l'esterno, che illustrano la storia di Enea e Didone (Verg., Aen., i e iv): (i) a destra, tre navi troiane ancorate davanti a Cartagine, con Ascanio ed il Palladio nella ...
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Musicista (S. Angelo a Scala, Avellino, 1698 - Napoli 1771). Studiò al conservatorio di S. Onofrio in Napoli e nel 1724 era maestro di cappella di S. Maria la Nova. Compose parecchi melodrammi, fra cui [...] L'Orazio (1737), La locandiera (1738), Caio Fabricio (1743), Didone (1759). ...
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Cartaginesi
Manlio Pastore Stocchi
. Nei libri i e IV dell'Eneide, riprendendo e ritessendo leggende anteriori, Virgilio aveva posto in una relazione certa le origini di Cartagine e quelle di Roma e [...] passo di Pd VI 49, l'allusione alla seconda guerra punica e alla battaglia di Canne, in If XXVIII 10-12, la denominazione di Didone regina et mater Cartaginensium in Affrica, in Mn II III 15. Cfr. inoltre Mn II IX 18, Cv IV V 19.
Per altri accenni ...
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Ballerino, coreografo, compositore (Firenze 1731 - Milano 1803), il maggiore esponente della riforma del teatro di danza in Italia nella seconda metà del sec. 18º. Discepolo di F. Hilverding, fu a Vienna, [...] a Pietroburgo, a Venezia, Milano e Torino; compose più di 50 balli (Don Juan, 1761; Didone abbandonata, 1766); sviluppò e perfezionò la riforma di Hilverding; propugnò accanto alla azione pantomimica la presenza integratrice della danza, in polemica ...
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Creusa
Clara Kraus
Figlia di Priamo, moglie di Enea e madre di Ascanio. Secondo il racconto virgiliano (Aen. II 738-740) scomparve durante la fuga di Enea da Troia in fiamme. Il nome di C. ricorre in [...] Pd IX 98, dove D., per dare la misura della passionalità di Folchetto da Marsiglia, la paragona all'amore ardente di Didone per Enea, che recò oltraggio alle ceneri di Sicheo e di C. (noiando e a Sicheo e a Creusa). C. è ricordata ancora in Mn II III ...
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JOMMELLI, Niccolò
Romolo Giraldi
Musicista, nato ad Aversa (Napoli) il 10 settembre 1714, morto a Napoli il 25 agosto 1774. Dal canonico Muzzillo, maestro del coro della cattedrale di Aversa, apprese [...] il Demofoonte a Padova e il Tito Manlio a Torino; nel 1744 il Ciro riconosciuto a Bologna; nel 1746 la Sofonisba a Venezia e la Didone e il Cajo Mario a Roma; nel 1748, a Napoli, oltre al già citato Ezio, L'amore in maschera. Nel 1749, protetto dal ...
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fata obstant
(lat. «il fato s’oppone»). – Parole tratte dall’Eneide di Virgilio (IV, 440, dove si afferma che è il fato a non volere che Enea presti orecchio alle preghiere di Didone), e talora citate per significare che un’azione è impedita...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...