(o Argonauti; ᾿Αργοναυτικά) Poema del poeta greco Apollonio Rodio (circa 295 - circa 215 a.C.), in 4 libri nei quali sono narrate le vicende legate all’impresa degli Argonauti nella Colchide. Causa di [...] titolo (Argonautiche orfiche; V sec. d.C.) anche presso gli scrittori latini (al terzo libro s'ispirò Virgilio per l'episodio di Didone), quali Varrone Atacino e Valerio Flacco (m. tra l'89 e il 92 d.C.), autore delle Argonautiche, poema in 8 libri ...
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Compositore, nato ad Aversa nel 1775, morto a Parigi il 21 dicembre 1826; scolaro di Iommelli, di cui era nipote. Nel '90, finiti gli studî, si recò a Roma, per presentare al Teatro Argentina La morte [...] 40 opere rappresentate fino al 1816 nei teatri italiani e stranieri. Chiamato nel 1794 a Pietroburgo, scrisse per quella corte Didone abbandonata e Giasone e Medea. Nel '97, chiamato a Madrid, fece rappresentare colà Gusiavo, re di Svezia. Tornato a ...
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Nome di uomo e di donna della storia biblica ed evangelica; i principali personaggi che lo portarono sono i seguenti:
1. La madre del profeta Samuele (I Re [Samuele], I, 1 segg.), Essa e Fenenna (ebr. [...] (Preller-Jordan, Römische Mythologie, II, Berlino 1883, p. 313, 1). Nevio nel Bellum Punicum parlava di lei come di sorella della regina Didone (Servio, Ad Aen., IV, v. 9): in che modo, non sappiamo. Né si può dire con assoluta certezza, se già egli ...
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Celebre amica di Pietro Metastasio, del quale fu per oltre un decennio la musa ispiratrice. Era nata nel 1684 a Roma, onde il nome rimastole in arte di "Romanina". Cantando a Roma nel 1721 nell'Endimione [...] aveva 14 anni meno di lei, e se ne innamorò. Per suo suggerimento il Metastasio compose il primo suo vero melodramma, la Didone, di cui si dice che la Romanina ispirasse la scena della gelosia, e di cui fu efficacissima interprete, sì da affascinare ...
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BRUNETTI
Leila Galleni Luisi
Famiglia di musicisti toscani la cui prima attività risale ad Antonio, nato ad Arezzo verso il 1710. Dopo aver studiato canto e composizione con un certo maestro Mogeni, [...] alla composizione, fece rappresentare al Teatro alla Pergola di Firenze, nell'autunno 1759, due sue opere, Siroe e Didone abbandonata, su libretto del Metastasio.
Non vi sono notizie circa eventuali sue musiche composte per il servizio religioso alla ...
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NONO, Luigi
Musicista, nato a Venezia il 29 gennaio 1924. Allievo di Bruno Maderna e di Hermann Scherchen, appartiene alla nuova avanguardia italiana di derivazione dodecafonica.
Fra i suoi lavori principali [...] (1956), Lu terra e la campagna (1957), le composizioni per coro e percussioni Liebeslied (1954) e Cori di Didone (1958), Incontri per ventiquattro strumenti (1955), Composizione per orchestra n. 2 (diario polacco '58), l'opera teatrale Intolleranza ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] è ammessa la possibilità che N. precedesse Virgilio nell'immaginare una sosta di Enea a Cartagine e l'infelice amore tra lui e Didone, alla quale N. sembra facesse riferimento nel poema (e un discusso frammento è da taluni attribuito a un dialogo fra ...
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PAZZI de' MEDICI, Alessandro
Mario Pelaez
Nacque a Firenze nel 1483, figlio di una sorella del Magnifico e perciò cugino del cardinal Giulio, per il quale compose (1522) un Discorso sulla Riforma dello [...] Rajna, Tre lettere di A. de P., Firenze 1898; A. Solerti, Le tragedie metriche di A. P. de' M., Bologna 1887 (contiene la Didone e il Ciclope); G. Caproni, Di A. P. de' M. e delle sue tragedie metriche, Prato 1901; G. Pierleoni, Il dodecasillabo di A ...
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Villoresi, Pamela
Villorési, Pamela. – Attrice teatrale (n. Prato 1957). Ha lavorato anche per il cinema e per la televisione; è stata direttrice di vari festival e interprete di numerosi recital e melologhi [...] registi ha recitato in testi classici interpretando figure di donne forti a cui ha dato un’intensa drammaticità quali Didone (La tragedia di Didone, Regina di Cartagine, 1986, per la regia di Cherif; e nel 2002), Antigone (1996) di J. Anhouil, Medea ...
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Pittore (Milano 1609 circa - ivi 1661), figlio di Panfilo (Cremona 1581 - Milano 1651 circa), anch'egli pittore attivo prevalentemente a Milano, autore degli affreschi in Sant'Angelo (1610) e di eleganti [...] Nascita e l'Infanzia di Cristo (1650-52, terza e quarta cappella del Sacro Monte di Varese) e La morte di Didone (Dresda, Gemäldegalerie). Furono pittori anche il fratello Giuseppe (Milano 1619 - ivi 1703 circa), noto per il Miracolo di s. Domenico ...
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fata obstant
(lat. «il fato s’oppone»). – Parole tratte dall’Eneide di Virgilio (IV, 440, dove si afferma che è il fato a non volere che Enea presti orecchio alle preghiere di Didone), e talora citate per significare che un’azione è impedita...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...