Miniatore (Saint-Dié 1759 - Parigi 1832); ritrattista, ebbe grande successo alla corte imperiale e poi di Luigi XVIII. Fu capo di una scuola rivale a quella di J.-B. Isabey. Lasciò, oltre a molti ritratti [...] in miniatura dei principali personaggi del tempo, varî studî e quaderni di abbozzi ...
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Personaggio dell'operetta Die lustige Witwe (1905; La vedova allegra) del musicista ungherese F. Lehár (1870-1948); è il conte Danilo Danilovich che solo alla fine della storia riuscirà a sposare la donna [...] che da tempo ama, Anna Glavari, divenuta nel frattempo vedova e ricchissima ...
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Personaggio letterario del romanzo Die Leiden des Jungen Werthers (1774; I dolori del giovane Werther), del poeta e drammaturgo tedesco J.W. von Goethe (1749-1832). Detta Lotte, è la giovane donna, legata [...] ad Albert, della quale si innamora perdutamente Werther.
La sua figura si ritrova nell'opera lirica Werther del compositore francese J.-E.-F. Massenet (1842-1912). Il suo ruolo richiede un mezzosoprano ...
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Protagonista del dramma Die Räuber (1781; I Masnadieri) del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805). Figura di brigante che ai naturali sentimenti di bontà e di generosità unisce la violenza [...] delle azioni che gli sono imposte da un'eccessiva reazione alle ingiustizie sofferte; quando soccombe, sembra piuttosto una vittima di esigenze sociali che non un volgare assassino ...
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(ted. Fidelio oder die eheliche Liebe) Opera musicale di L. van Beethoven, che ebbe tre stesure: 1805, prima stesura su libretto di I. Sonnleithner, tradotto da quello in francese di J.-N. Bouilly; 1806, [...] seconda stesura, su libretto rifatto da S. von Breuning, col titolo di Leonora; 1814, terza e definitiva stesura, su libretto rimaneggiato da G. F. Treitschke.
Fidelio è il falso nome assunto dalla protagonista, ...
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(ted. Die Verwandlung) Racconto (1916) dello scrittore boemo di lingua tedesca F. Kafka (1883-1924), cronologicamente il primo dei suoi capolavori. È la storia, assurda fino al grottesco, di Gregor Samsa, [...] un giovane commesso viaggiatore, unico sostegno della famiglia, composta dai genitori e da una sorella, il quale d'improvviso una mattina si trova tramutato in un grande scarafaggio. È la parabola dell'uomo ...
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Critico francese (Saint-Dié 1871 - Parigi 1958) e studioso fra i più illustri di letterature comparate, fu professore nelle univ. di Strasburgo, Nancy, Lione e Parigi. Fondò con P. Hazard, nel 1921, la [...] Revue de littérature comparée. Notevoli i suoi studî: Gottfried Keller (1899), Goethe en France (1904), La littérature: création, succès, durée (1913), Sensibilité musicale et romantisme (1925), Orientations ...
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(ted. Die Zauberflöte) Singspiel (1791) di W.A. Mozart, su libretto fiabesco di E. Schikaneder (1751-1812).
Il principe Tamino e l'uomo-uccello Papageno vanno in cerca di Pamina prigioniera di Sarastro. [...] Con l'aiuto di un flauto magico i tre superano alcune prove iniziatiche (del silenzio, dell'aria, del fuoco, dell'acqua), Tamino si unisce a Pamina e Papageno trova la sua Papagena.
L'opera, che presenta ...
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(ted. Die Dreigroschenoper) Lavoro teatrale di B. Brecht (1898-1956), con musiche di K. Weill, in un prologo e otto scene, libera rielaborazione della Beggar's Opera (1728) di J. Gay.
L'ambiente è quello [...] dei diseredati di Londra, ladri, prostitute, ricettatori, e di quanti in alto loco, anche in seno alla polizia, vivono nel disordine morale e nella corruzione; protagonista è il bandito Macheath, cui ...
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Le affinità elettive (Die Wahlverwandtschaften) Romanzo (composto tra il 1808 e il 1809, pubblicato nel 1809) di J.W. Goethe (1749-1832). Il titolo, ripreso dal Dizionario di fisica di F.S.T. Gehler, vuole [...] alludere a quel particolare fenomeno chimico per il quale due elementi associati, sotto l'azione simultanea di due altri elementi dotati di particolari proprietà, si scindono, associandosi con i due ultimi ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.