ARISTODEMOS (᾿Αριστόδημος)
L. Guerrini
2°. - Scultore ateniese della fine IV sec. a. C., la cui firma appare su una base in calcare a Delfi; con ogni probabilità è identificabile con lo scultore e bronzista [...] ricordato da Plinio (Nat. hist., xxiv, 86).
Bibl.: Fouilles de Dèlphes, II, 151, n. 2; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 304; J. Marcadé, Rec. d. signatures de sculp. Grecs, Parigi 1953, I, 7. ...
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SOSIMOS ([Σ]ΟΣΙΜ[ΟΣ])
S. Stucchi
Ceramista attico il cui nome è conservato, incompleto, su un frammento di una phiàle di Eleusi e, forse, ancora più incompleto, su un frammento di coppa dell'Acropoli [...] (ii, 1078). La sua attività è da porre nell'ultimo venticinquennio del VI secolo.
Bibl.: H. Luschey, Die Phiale, Bleicherode 1939, pp. 108-109; 151; J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 350. ...
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ABU SIR el-MALEQ
S. Donadoni
Località presso l'imbocco del Fayyūm che ha dato notevoli quantità di manufatti tipici per la "seconda civiltà" predinastica in Egitto. Tipica la raffinatezza dei grandi [...] coltelli votivi di selce, che in genere sono stati spezzati al momento della deposizione nelle tombe.
Bibl: Scharff-Moeller, Die archäologischen Ergebnisse der vorgeschichtlichen Gräberfelder von A. e.-M., Lipsia 1926. ...
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Archeologo (Kiel 1835 - Strasburgo 1910). Prof. nelle univ. di Tubinga e di Strasburgo (dal 1872); fece parte della direzione dell'Istituto archeologico germanico di Roma. Profondo conoscitore dei varî [...] rami dell'antichità classica, pubblicò fra l'altro una monografia sul Partenone (Der Parthenon, 1871) e una storia delle scoperte archeologiche del sec. 19º (Die archäologischen Entdeckungen des 19° Jahrhunderts, 1906-08; trad. it. 1912). ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Goffredo Bendinelli
Celebrato come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può anche essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] der alten Tempel zu Girgenti in Sicilien, ivi; Nachrichten von dem berühmten Stoschischen Museo in Florenz, ivi; Anmerkungen iïber die Baukunst der Alten, ivi 1762; Description des pierres gravées du feu Baron de Stosch, Firenze 1760; Geschichte der ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] U. v. Schönebeck, Der Mailänder Stadttor-Sarkophag und seine Nachfolge, in Studi di Antich. Crist., X, 1935, p. 91; id., Die christl. Sarkophagplastik unter Konstantin d. Gr., in Röm. Mitt., LI, 1936; A. C. Soper, The Latin Style on Christian Sarcoph ...
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OBRIMOS (῎Obrimoq)
S. de Marinis
Nome di un gigante del fregio grande dell'ara di Zeus a Pergamo. Il frammento marmoreo con tale iscrizione fu rinvenuto nell'agorà. È probabilmente lo stesso nome di [...] gigante che compare in uno scolio della Theogonia esiodea (v. 186) nella forma ῎Ομβριμος.
Bibl.: M. Fränkel, Die Inschriften von Pergamon, I (Altertümer von Pergamon, VIII), Berlino 1890, p. 65, n. 116; O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 597 ...
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PALAMNEUS ([Παλ]αμνεύς)
C. Gonnelli
Nome di un gigante sul fregio dell'Ara di Pergamo, che si può collegare a παλαμναῖος, "l'uccisore".
Bibl.: E. Loewy, I.G.B., 124; M. Mayer, Giganten u. Titanen in [...] der antiken Sagen u. Kunst, Berlino 1887, p. 253; M. Fränkel, in Altertümer v. Pergamon: Die Inschriften, Berlino 1890-95, i, 70 a; Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 1275, s. v.; W. Göber, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1942, col. 2514, s. v. ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (v. vol. i, pp. 767-863)
L. Beschi
In seguito agli sviluppi dello studio storico-urbanistico di A., i più recenti rinvenimenti si descrivono ormai più facilinente [...] W. H. Schuchhardt, Archaische Bauten auf d. Akropolis v. Athen, in Arch. Anz., 1963, c. 797 ss.; E. Kluwe, Peisistratos und die Akropolis v. Athen, in Wissensch. Zeitschr. d. Univ. Jena, 14, 1965, p. 9 ss.; B. Bergquist, The Archaic Greek Temenos, in ...
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CIRCO E IPPODROMO (circus, ἱππόδρομος)
G. Forni
S. Meschini
G. Forni
Campo ed edificio destinati alle corse dei carri e dei cavalli (il circo servi talvolta anche per lo svolgimento di ludi gladiatorî [...] , III (1899), col. 2571 ss., s. v.; E. De Ruggiero, in Diz. Epigrafico, II, i [1900], p. 239 ss., s. v.; J. Durm, Die Baukunst der Etrusker u. Römer, Stoccarda 1905, p. 640 ss.; R. Cagnat-V. Chaport, Manuel d'arch. rom., I, Parigi 1916, p. 240 ss.; L ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.