Filosofo tedesco (Löwenberg, Slesia, 1840 - Jena 1912), uno dei più notevoli rappresentanti del neokantismo tedesco della seconda metà del sec. 19º. Scritti principali: Kant und die Epigonen (1865); Zur [...] Analysis der Wirklichkeit (1876); Gedanken und Tatsachen (2 voll., 1882-1904) ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò [...] . 1934; Das doppelte Lottchen, 1949, trad. it. Carlotta e Carlottina, 1950; Der kleine Mann, 1963; Der kleine Mann und die kleine Miss, 1967), si segnala soprattutto il romanzo Fabian (1931, trad. it. 1934), amaro apologo della Germania prehitleriana ...
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Pensatore tedesco (Hořice, Königgrätz, 1849 - Meersburg, Friedrichshafen, 1923), propugnatore di un criticismo sostanzialmente scettico. Pubblicò fra l'altro: Beiträge zu einer Kritik der Sprache (3 voll., [...] der Philosophie. Neue Beiträge zu einer Kritik der Sprache (2 voll., 1910-11); Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen (3 voll., 1922); Die drei Bilder der Welt, ein sprachkritischer Versuch (post., 1925); Gottlose Mystik (post., 1925). ...
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Archeologo (Potsdam 1890 - Colonia 1966), prof. univ. a Colonia dal 1928; socio straniero dei Lincei (1965). Si è occupato prevalentemente di pittura e scultura classica. Tra le opere: Die Wandmalereien [...] in Veii (1917); Chalkidische Vasen (3 voll., 1927); Katalog der etruskischen Skulpturen des Berliner Museum (1928); Antike Sarkophagreliefs: die Meerwesen (1939); Malerei und Zeichnung (1953); Stilphasen der spätantiken Kunst (1957). ...
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Glottologo (Veszprém 1853 - Budapest 1919); studioso della lingua ungherese, con particolare riguardo alla sintassi. La sua opera fondamentale è A magyar nyelv (1889; trad. ted. Die ungarische Sprache. [...] Geschichte und Charakteristik, 1907). In collaborazione con altri studiosi preparò il Magyar nyelvtörténeti szótár ("Dizionario storico della lingua ungherese", 1890-93) e un Németmagyar szótár ("Dizionario ...
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Teologo luterano (Kassel 1765 - Heidelberg 1836). Passò dal razionalismo kantiano al teosofismo dello Schelling: Theologoumena (1806), Judas Ischarioth (1816-1818). La sua opera maggiore però, Die dogmatische [...] Theologie (1833), documenta il suo passaggio definitivo, mediato dalla filosofia hegeliana, alle posizioni della cosiddetta "teologia speculativa", di cui fu, insieme a P. K. Marheinecke, uno dei maggiori ...
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Economista tedesco (n. Rossla, Sassonia-Anhalt, 1896 - m. dopo il 1961); insegnò nell'univ. di Marburgo e dal 1939 in quella di Karlsruhe. Opere principali: Die Ursachen der Arbeitslosigkeit in Deutschland [...] (1931); Schuldabwertung als Wirtschafts- und konjunkturpolitisches Problem (1932); Wirtschaftskunde, eine Grundlegung zur Morphologie der Wirtschaft (1953); Wirtschaftsordnung und Konjunktur (1958); Grundlagen ...
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Scrittore (Norimberga 1800 - Würzburg 1875). Dedito agli studî religiosi, combatté il cristianesimo in nome di una panteistica religione dell'avvenire (Philosophie, Religion und Altertum, 1833; Die Religion [...] des neuen Weltalters, 1849), ma finì per riconciliarsi con esso (Meine Konversion, 1859). Continuando la tradizione di Goethe, Rückert e Platen, fu pregevolissimo traduttore del poeta persiano Ḥāfiẓ ...
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Uomo politico tedesco (Duderstadt, Hannover, 1849 - Baden-Baden 1909). Deputato al Reichstag (1881), fece parte di varî gruppi liberali di sinistra e fondò la rivista Die Nation (1883-1907), combattendo [...] con i suoi scritti il socialismo di stato. Caduto nelle elezioni del 1903, si separò dal suo cancelliere von Bülow, di cui criticava il ritorno al protezionismo, e fondò un proprio gruppo, la Demokratische ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1530 circa - Langenfeld, Brandeburgo, 1599). Pastore luterano, scrisse canti religiosi, ma soprattutto opere di etica e di didattica, tra cui: Die Lautere Wahrheit [...] (1585), sui doveri dell'uomo d'armi; Christliche Warnung des Treuen Eckart (1588), articolata visione sull'oltretomba con tonalità anche di satira; Speculum mundi (1592), commedia sulla vacuità della vita ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.