Scrittore tedesco (Langendorf 1774 - Weissenfels 1829). Giurista, esordì nella letteratura col romanzo Inzest (2 voll., 1799), ma subito dopo passò al teatro: commedie quasi sempre su modelli francesi [...] ) sulla via aperta da Z. Werner, tra le quali si ricordano: Der neun undzwanzigste Februar (1812), Die Schuld (1816), König Yngurd (1817), Die Albaneserin (1820). Dopo il 1820 si dedicò alla critica letteraria e teatrale. Ha lasciato anche scritti di ...
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Drammaturgo tedesco (Kassel 1821 - Vienna 1877). Dapprima precettore, poi impiegato e bibliotecario, scrisse una lunga serie di drammi sentimentali, popolareggianti, ricchi di effetti scenici: Deborah [...] ), Cäcilie von Albano (1851), Der Sonnenwendhof (1857), Die deutschen Komödianten (1863), Der Schulz von Altenbüren (1868), Maryna (1871), Die Sirene (1875). È inoltre autore di alcuni libretti d'opera (Die lustigen Weiber von Windsor, musicato da O ...
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Matematico (Greifswald 1909 - Praga 1945), prof. (dal 1944) all'univ. di Praga. Si occupò soprattutto di teoria dei numeri e di logica matematica. Tra le opere: Die gegenwärtige Lage in der mathematischen [...] Grundlagenforschung (1938) ...
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Storico tedesco della cultura e dell'arte (Reichenbach 1884 - Heidelberg 1966); si è occupato in numerosi scritti soprattutto del Romanticismo tedesco nelle arti figurative (Geist der romantischen Malerei, [...] deutschen Romantik, con A. von Schneider, 1939), nella letteratura (specialmente Goethe: Goethe und die romantische Kunst, 1941; Goethes Leben 1949) e nella musica (Beethoven: Goethe und Beethoven, 1942), ma anche dell'arte barocca, di letteratura ...
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Germanista svizzero (Witikon, Zurigo, 1898 - Basilea 1965), prof. all'univ. di Basilea (dal 1936), uno tra i più autorevoli cultori di storia della letteratura svizzero-tedesca. Tra le opere: Die Mystik [...] in der Schweiz: 1200-1500 (1936); Heinrich Füssli (1942); Tragische Literaturgeschichte (1948); Die Zerstörung der deutschen Literatur (1956); Von Trakl zu Brecht. Dichter des Expressionismus (1961); Pamphlet und Bekenntnis (post., 1968). ...
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Fisico tedesco (Bonn 1881 - Francoforte sul Meno 1972), figlio di Otto, prof. dal 1921 di fisica teorica all'univ. di Francoforte. Molto noto il suo manuale Die mathematischen Hilfsmittel des Physikers, [...] che, pubblicato per la prima volta nel 1922, raggiunse nel 1964 la settima edizione ...
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Storico dell'arte (Danzica 1888 - Monaco 1958), direttore delle gallerie prussiane (1930-45) e bavaresi (1946-53); è noto per i suoi lavori sull'architettura gotica (Die gothische Baukunst in Frank reich [...] und Deutschland, 2a ed., 1955; Dome und Klosterkirchen am Rhein, 1956) ...
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Scrittore austriaco (Graz 1873 - ivi 1952). I suoi romanzi e le sue novelle hanno per lo più quale sfondo l'Austria e specialmente la Stiria. Ricordiamo: Die Haindlkinder, 1908; Vom sterbenden Rokoko, [...] 1909; Schwammerl, 1912; Das Lächeln der Marie Antoinette, 1933; Lumpazivagabundus, 1936 ...
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Poeta tedesco (Darmstadt 1869 - Auckland, Nuova Zelanda, 1948). Di famiglia ebrea altolocata, studiò germanistica a Berlino, Lipsia e Giessen. Entrato in contatto con Stefan George, divenne suo primo collaboratore [...] scalfire. Su questa linea e progressivamente: Gesammelte Dichtungen (1903); Sanctus, Orpheus (1909); Der Umkreis (1927); Die Stimme spricht (1934); An die Deutschen (1947); Hiob oder Die vier Spiegel (post., 1950); Sang aus dem Exil (post., 1950). ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1902 - Tubinga 1993). Emigrato nel 1933 negli USA, prese le distanze dalle ideologie della sinistra, come rievocò in Memoiren eines Moralisten (1983). Testimoniò la coerenza della [...] sua scelta in una multiforme opera che comprende lirica (Die hellen Nächte, 1941; Wir sind die Letzten, 1976; Dann schreie ich, bis Stille ist, 1990), narrativa (Die Wenigen und die Vielen, 1959; Umsteigen nach Babylon, 1987; Der Tod des Akrobaten, ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.