Poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973). Ottenne il primo riconoscimento col premio conferitole dal "Gruppo 47" per le poesie riunite in Die gestundete Zeit (1953), nelle quali i motivi ideologici [...] rimata), pur senza perdere di profondità. Di singolare interesse (a parte alcuni testi minori, fra i quali ricorderemo i radiodrammi Die Zikaden, 1955 e Der gute Gott von Manhattan, 1958, in forma di ballata) sono altresì i volumi di racconti Das ...
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Scrittore (Vienna 1781 - ivi 1862). Popolarissimo nel mondo teatrale viennese per i suoi rifacimenti, libretti, parodie (famosa quella del dramma Die Schuld di A. Müllner), compose anche poesie in dialetto: [...] Gedichte in niederösterreichischer Mundart (1828), che restano le sue cose migliori ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1713 - Lipsia 1762); moglie di J. C. Gottsched, collaborò alle sue iniziative culturali, in particolare alla riforma teatrale da lui promossa. Scrisse commedie di scarsa originalità [...] , de La femme docteur ou La Théologie janseniste tombée en quenouille del gesuita G. Bougeant; Die ungleiche Heirat, 1743; Die Hausfranzösin oder die Mamsell, 1744; Das Testament, 1745). Per la Deutsche Schaubühne del marito tradusse, in parte anche ...
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Germanista tedesco (Grossthiemig 1850 - Heidelberg 1926), prof. (1888-1919) all'univ. di Heidelberg. Da rilevare, fra le sue opere filosofiche, Die Handschriftenverhältnisse des Nibelungenliedes (1900); [...] fra le linguistiche, Gotische Grammatik (1880). Nel 1874 fondò e diresse (con H. Paul) i Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1905 - ivi 1966). Lavorò nella biblioteca universitaria di Vienna. Autore di racconti (Der Dämon, 1930) e romanzi (Die vermählten Junggesellen, 1931; Der Fremde, 1940), si segnala [...] soprattutto come lirico: Herbstgesang (1949), Wir Lebendigen. Gedichte (1952), Schritt im Unendlichen (1953), Alles Atmende (1955) ...
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Scrittore tedesco (Danzica 1927 - Lubecca 2015). Premio Nobel per la letteratura (1999), autore tra i più significativi della Germania del dopoguerra, fin dai suoi esordi (la raccolta di liriche Die Vorzüge [...] in un forte impegno sociale e politico, di cui attesta anche una variegata produzione teatrale. Ha ottenuto successo mondiale con Die Blechtrommel, 1959 (trad. it. Il tamburo di latta, Milano 1962), una delle opere che per prime fecero parlare di un ...
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Scrittore e letterato tedesco (Amburgo 1923 - Tubinga 2013). Tra i primi autori tedeschi affermatisi nel secondo dopoguerra, ottenne fama già con il suo primo romanzo Nein. Die Welt der Angeklagten (1950; [...] , 1961; Zueignungen, 1962; Von deutscher Rede, 1968; ecc.). Si è affermato anche nella narrativa, con il già citato romanzo Nein. Die Welt der Angeklagten (1950), utopia negativa sotto l'influenza di Koestler e Orwell, ma anche di Kafka; nelle opere ...
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Scrittrice tedesca (Alzey, Assia-Renania, 1899 - Rheinzabern, Palatinato, 1950). A Berlino dal 1929, si accostò al gruppo dei poeti espressionisti legati alla rivista Die Kolonne. Nel 1936, in quanto nata [...] terrestri o celesti. Scrisse poesie (Der Wendekreis des Lammes. Ein Hymnus der Erlösung, 1924; Die Tierkreisgedichte, 1935; Der Laubmann und die Rose, 1947; Kölnische Elegie, 1948), racconti (Triptychon des Teufels, 1932; Das Labyrinth, 1949; Glück ...
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Scrittore tedesco (Matzicken, Prussia Orient., 1857 - Berlino 1928). Dopo alcuni anni di giornalismo, ottenne un grande successo col dramma sociale Die Ehre (1888), cui seguirono Sodom's Ende (1891), Heimat [...] (1893), Johannisfeuer (1900), Stein unter Steinen (1905), tutti a sfondo naturalistico e di grande effetto scenico. Successo ebbe pure il romanzo, in parte autobiografico, Frau Sorge (1887). Di vena facile ...
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Scrittore tedesco (Görlitz 1800 - ivi 1875). Studiò diritto e ricoprì cariche pubbliche. Scrisse drammi storici (Alexander und Darius, 1827; e Die Babylonier in Jerusalem, 1836) e romanzi d'impegno ideologico [...] nel segno d'un conservatorismo religioso che non gli agevolò il consenso della critica più spregiudicata, fra cui Albrecht Holm (5 voll., 1851-52), ambientato nell'epoca luterana, e Eleazar (3 voll., 1867), ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.