Scrittore religioso svizzero (Zurigo 1741 - ivi 1801). Il suo pensiero fa centro nella visione di Cristo, vincitore della morte e del fato, nel quale l'umanità, compendio del creato, celebra la sua unione [...] con Dio (Aussichten in die Ewigkeit, 4 voll., 1768-78). Su questa visione d'origine mistico-neoplatonica vengono a innestarsi, per cercarvi la loro conciliazione, le tre tendenze fondamentali dell'epoca: religiosità pietistica, attivismo etico e ...
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Filosofo delle religioni (Bruchhausen, Sassonia Inferiore, 1789 - Zurigo 1866). Ebreo, medico ad Altona (1813-45), visse poi per lo più a Roma. Sostenitore, spesso in contrasto col giudaismo ufficiale, [...] di una netta differenziazione tra religione e filosofia. Opera principale: Die Offenbarung nach dem Lehrbegriff der Synagoge (1835-66). Scrisse anche poesie. ...
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Teologo protestante (Gottinga 1823 - Rostock 1894), prof. a Gottinga (1854) e a Rostock (1860); s'interessò specialmente delle origini del luteranesimo. Gli si riconosce il merito di avere contribuito [...] a individuare il moto valdese nel complesso delle eresie medievali (Die Waldenser im Mittelalter, 1851). ...
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sogno Attività mentale che si svolge durante il sonno, a carattere involontario e non intenzionale; si esprime prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido. psicologia Gli studi [...] moderni sul s. hanno inizio con S. Freud (Die Traumdeutung, «L’interpretazione dei sogni», 1900) e la psicanalisi. Secondo la dottrina psicanalitica, i s. sono dovuti all’azione di stimoli fisici o psichici che tenderebbero a disturbare il sonno e ...
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Teologo (Horb, Württemberg, 1841 - Tubinga 1905). Prete, studioso di filosofia e di matematica, lavorò attorno alle dottrine scientifiche del Cusano; prof. (1876-83) di esegesi biblica a Tubinga, quindi [...] (1883) di teologia dogmatica e apologetica, pubblicò tra l'altro: Die Lehre von den heiligen Sakramenten der katholischen Kirche (1893), Apologie des Christentums (3 voll., 1887-88). ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] Cava de' Tirreni 1985, pp. 119-151; H. Bloch, Montecassino in the Middle Ages, Roma 1986, I, pp. 40-110; Die Cistercienser. Geschichte. Geist. Kunst, Köln 19863 (1974); R. Hodges, J. Mitchell, Excavations at San Vincenzo al Volturno (Molise): a Sixth ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] di Guglielmo sull'episcopato anglonormanno: ma G. VII lo sapeva ed era disposto a una certa flessibilità. In una lettera a Ugo di Die e ad Amato d'Oleron, del 1081 (ibid., IX, n. 5), si invitano i legati a moderare la loro severità nei riguardi dell ...
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Ecclesiastico e teologo tedesco (Schöneburg, Baden Württemberg, 1915 - Tubinga 2005); insegnò nelle univ. di Würzburg (1955-66) e di Tubinga (1966-81) teologia morale, contribuendo al suo rinnovamento, [...] in parte espresso nei documenti del Concilio Vaticano II. Tra le opere: Die vollkommene Frömmigkeit des Christen, nach dem Enchiridion militis Christiani des Erasmus von Rotterdam (1954); Ethische Normen. Das christliche Proprium (1980); Umweltethik ...
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Epigrafista e teologo luterano (n. Neukirchen 1858 - m. 1929). Si occupò di iscrizioni beotiche (Sylloge inscriptionum Boeoticarum dialectum popularem exhibentium, 1883), e fu autore di manuali di epigrafia [...] greca ancora fondamentali (Handbuch der griechischen Epigraphik, 2 voll., 1902-07; Griechische Epigraphik, 1914). Nel campo degli studî evangelici si ricordano: Die beiden Johannes von Ephesus (1914); Die neutestamentlichen Evangelien (1925). ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] , p. 706; Le Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, II, Paris 1892, pp. 246-249; J.F. Böhmer, Regesta Imperii, II, 1, Die Regesten des Kaiserreichs unter Heinrich I. und Otto I. 919-973, a cura di E. von Ottenthal, Innsbruck 1893, pp. 140-171; II ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.