BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] , motivi e tecnica della coniazione dei vari tipi di b.] (Jysk Arkaeologisk Selskabs Skrifter, 2), Aarhus 1952; G. Haseloff, Die langobardischen Goldblattkreuze. Ein Beitrag zur Frage nach dem Ursprung von Stil II, JRgZMainz 3, 1956, pp. 143-163; P ...
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BERLINO
V.H. Elbern
BERLINO (ted. Berlin)
Capitale della Germania. Nel Medioevo B. era costituita da due città, Berlin e Cölln, separate dal fiume Sprea. L'origine dei nomi delle due città non è stata [...] e decorato con rilievi. Bibl.: G. Jahn, Die Bauwerke und Kunstdenkmäler von Berlin, Stadt und Bezirk Spandau, Berlin 1982ss.; A. von Müller, K. von Müller-Muci, Die Ausgrabungen auf dem Burgwall in Berlin-Spandau, Berliner Beiträge zur Vor- und ...
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MECLEMBURGO-POMERANIA OCCIDENTALE
A. Tschilingirov
(ted. Mecklenburg-Vorpommern)
Regione amministrativa della Germania settentrionale, confinante a N con il mar Baltico, a E con la Polonia, a S con [...] und Geschichts-Denkmäler des Grossherzogtums Mecklenburg-Schwerin, a cura di F. Schlie, 5 voll., Schwerin 1898-1902; Die Baudenkmäler der Provinz Pommern, II, Die Bau- und Kunstdenkmäler des Regierungsbezirk Stettin, a cura di H. Lemcke, I-XI, XIV, 1 ...
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Architetto ungherese (Újszentánna, Ungheria, 1873 - Budapest 1956). Si formò in Germania dove, sensibile alle istanze del funzionalismo ma anche a un certo decorativismo, si dedicò soprattutto alla costruzione [...] di teatri (Freie Volksbühne, 1913-14, distrutto nel 1945, poi restaurato, e Die Komödie, 1924, entrambi a Berlino). Emigrato a Tel Aviv nel 1933, costruì il teatro Habimah (1937); dopo il 1945 in Ungheria, ricostruì varî teatri distrutti e realizzò ( ...
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OCHTHAIOS (᾿Οχϑαῖος)
S. de Marinis
Nome di un gigante sul fregio grande dell'ara di Zeus a Pergamo. Il frammento marmoreo con l'iscrizione è stato rinvenuto spostato verso E davanti al lato N dell'edificio.
Bibl.: [...] M. Fraenkel, Die Inischriften von Pergamon, I (Altertümer von Pergamon, VIII, i), Berlino 1890, p. 66, n. 119; O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 599; K. Scherling, in Pauly-Wissowa, XVII, 2, c. 1771, s. v.
(S. De Marinis) ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] 1986; H.-G. Severin - G. Severin, Marmor vom heiligen Menas, Frankfurt a.M. 1987; P. Grossmann, Abû Mînâ, I. Die Gruftkirche und die Gruft, Mainz a.Rh. 1989; S. al-Syriany - B. Habib, Guide to ancient Coptic Churches and Monasteries in Upper Egypt ...
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ANTICRISTO
G. Schüssler
Con il nome di a. si indica in genere nell'escatologia cristiana un individuo nella cui persona e azione le potenze del male - prima del secundus adventus Christi - raggiungono [...] L. Tondelli, M. Reeves, B. Hirsch-Reich, Il Libro delle Figure dell'Abate Gioacchino da Fiore, 2 voll., Torino 1940 (19532); Die Urausgaben der holländischen Apokalypse und Biblia pauperum, a cura di H.T. Musper, 3 voll., München 1961; Sancti Beati a ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] del CISAM, Spoleto 1973", 2 voll., Spoleto 1974; G. Fasoli, Città e storia delle città, ivi, I, pp. 15-38; B. Fritz, Die Vor- und Frühgeschichte der skandinavischen Stadt, ivi, pp. 139-151; H. Jankuhn, Frühe Städte im Nord- und Ostseeraum (700-1100 n ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] , 1951, p. 25 ss., tavv. 15-16. N. di Megara: G. Lippold, op. cit., p. 259, nota 10. Statuetta di Pompei: F. Studniczka, Die Siegesgöttin, tav. 7, ripr. 36. Grande fregio di Pergamo: id., op. cit., ripr. 37; G. Lippold, op. cit., p. 354 ss., tav. 128 ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] 76, 1981, pp. 137-172; U. Nilgen, Maria Regina: Ein politischer Kultbildtypus?, RömJKg 19, 1981, pp. 1-33; J.T. Wollesen, Die Fresken in Sancta Sanctorum. Studien zur römischen Malerei zur Zeit Papst Nikolaus III. (1277-1280), ivi, pp. 35-83; L'arte ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.