RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] ecclesiae im Symbolkosmos der Kirche, ivi, III, pp. 19-24; R. Kroos, Vom Umgang mit Reliquien, ivi, pp. 25-42; H. Belting, Die Reaktion der Kunst des 13. Jahrhunderts auf den Import von Reliquien und Ikonen, ivi, pp. 173-183; K. de Cassan, W. Piel ...
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Teologo (Wesel 1829 - Kerkrade, Olanda, 1885); la sua fama è soprattutto legata agli Studien über die Honorius Frage (1864), e alla dotta collaborazione ai primi sei volumi degli Acta et decreta sacrorum [...] conciliorum recentiorum (la Collectio Lacensis) ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] de Francovich, L'origine e la diffusione del crocefisso gotico doloroso, RömJKg 2, 1938, pp. 143-261; A. Thomas, Der mystische Keltentreter, Die neue Saat 1, 1938, pp. 295-301; J.B. Ford, G.S. Vickers, The Relation of Nuño Gonçalves to the Pietà from ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] e XIII, Todi 1967, pp. 244-246.
115 G.G. Merlo, Eretici e inquisitori, cit., pp. 26-30; cfr. A. de Lange, Die Ursprungsgeschichten, cit., pp. 296-297 (alle pp. 293-296 il punto sulle ricerche precedenti).
116 G.G. Merlo, Eretici e inquisitori, cit ...
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Prelato e diplomatico (Condom 1508 - Tolosa 1579), fratello di Blaise. Domenicano, fu vescovo di Valenza e di Die (1553). Favorito dai re Francesco I e Enrico II, svolse importanti missioni diplomatiche [...] e riuscì a ottenere l'elezione a re di Polonia del futuro Enrico III di Francia. Favorevole in parte ai riformati, fu condannato nel 1560 dall'Inquisizione; ma lo salvò il favore di Caterina de' Medici, ...
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Teologo cattolico (Monaco 1830 - ivi 1879); prof. di filosofia a Monaco (1869); la messa all'Indice del suo libro Die Philosophie der Kirchenväter (1859) lo spinse su posizioni antiromane e lo avvicinò [...] cattolici. Pubblicò varî scritti contro il concilio Vaticano I e i gesuiti; tra i suoi trattati: Über Platons Lehre von einem persönlichen Gott (1855); Johannes Scotus Erigena (1861); Die Forschung nach der Materie (1877); Das Gedächtnis (1878). ...
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Orientalista di origine ebraica (Vilna 1819 - Pietroburgo 1911), prof. nell'univ. di Pietroburgo. La sua opera maggiore è Die Ssabier und der Ssabismus (1855-1856, 2 voll.), in cui è studiato un importante [...] gruppo religioso-culturale dell'Oriente musulmano ...
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Liturgista tedesco (Lützel, Coblenza, 1886 - Herstelle 1948), benedettino. In Das Gedächtnis des Herrn in der altchristlichen Liturgie (1918) e Die Liturgie als Mysterienʃeier (1920), e in una serie di [...] saggi nel Jahrbuch fur Liturgiewissenschaft (1921-41) da lui fondato, C. ha posto in rilievo - insistendo sulla concezione della Chiesa come corpo mistico - il carattere misterico della liturgia cristiana, ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] medievale, I (1990), pp. 1-111; II (1991), pp. 1-74.
Sul rapporto con Tommaso d'Aquino: F. Ehrle, Der Kampf um die Lehre des hl. Thomas v. Aquin in den ersten 50 Jahren nach seinem Tod, in Zeitschrift für katholische Theologie, XXXVII (1913), pp. 266 ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] consideri la più corretta (ossia l’ultima).
132 E.L. Wittneben, Lupold von Bebenburg und Wilhelm von Ockham im Dialog über die Rechte am Römischen Reich, in Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters, 53 (1997), pp. 567-586.
133 III Dialogus I ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.