Debenedetti, Santorre
Giuseppe E. Sansone
Filologo (Acqui 1878-Giaveno 1948), professore ordinario di filologia romanza prima all'università di Pavia e, dal 1928 in poi, in quella di Torino. Il Debenedetti [...] . Nello scritto Intorno ad alcuni versi di D., invece, il Debenedetti impugna le conclusioni caselliane relative alle dieresi espressive esistenti nella Commedia, dichiarandosi favorevole ad altre e diverse soluzioni, quali il ricorso a dialefi d ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] , discendenti da un comune apografo esemplato in area settentrionale. In altra parte del medesimo scritto analizza le dialefi e le dieresi d'eccezione e lo scempiamento del dittongo sia in rima sia fuori. A questa stessa fase di studi si possono ...
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SATURNIO, VERSO
Giorgio Pasquali
. È (ed era già dagli antichi) chiamato così il verso in cui erano composti i più antichi carmi della letteratura latina: elogia quali quelli degli Scipioni e di A. [...] , dette analisi convincenti dei non moltissimi saturnî che ci sono conservati. Ogni saturnio è composto di due cola, divisi da dieresi, dinnanzi alla quale (come alla fine del verso) sono ammessi iato e syllaba anceps. Il primo colon è normalmente un ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] che lo compone. Nel calcolo devono applicarsi le regole che presiedono al computo sillabico, con riguardo ai fenomeni di dieresi e sineresi, dialefe e sinalefe. Per questo motivo, anziché di sillabe è preferibile parlare di posizioni metriche. È ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] pertinenza della fonetica sintattica.
Nella metrica poetica (➔ metrica e lingua), per indicare lo iato si usa il termine dieresi (Beltrami 20024), che si applica sia a parole che nell’uso letterario ammettono la doppia sillabazione (visione / visïone ...
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Bernardo, io veggio ch'una donna vene
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie X; schema ABBA ABBA CDD CDD) attribuito a D. dal codice Chigiano L VIII 305 e dai suoi affini; a Cino da Pistoia, invece [...] del componimento, chiunque egli sia, non dimostra di possedere il debito magistero d'arte: a una forzatura metrica (la dieresi su assedïo del v. 9, necessaria secondo il Contini) si aggiungono un mutamento di " coerenza immaginativa " (nella prima ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] , l’aferesi, la sincope, l’apocope, l’epentesi, la sistole, la diastole, la sinalefe, la dialefe, la sineresi, la dieresi, la metatesi, cioè modificazioni della parola al fine di modellarla sul ritmo del verso. I metricisti non sono unanimi in questa ...
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Negli ultimi decennî si sono recuperate alcune fonti epigrafico-archeologiche relative al poeta, e alcuni frustuli della sua poesia. È confermato il dato tradizionale della cronologia dalla scoperta, a [...] però questa città non siamo in grado di precisare: il testo è di difficile lettura perché nessun verso arriva sino alla dieresi.
Apporti considerevoli al recupero della poesia di A. si sono avuti a partire dal 1954 con la pubblicazione di trimetri ...
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Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] Non avessi mai rinnegato Siena... "): e si tratterà certo di frase prosastica, non di coppia di versi (endecasillabo con dieresi su io più quadrisillabo), come propone e stampa il Marigo: ipotesi che, altri stiracchiamenti a parte, obbliga a supporre ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] una maggiore articolazione degli esempi in proposito, che lo porta anche a qualche infortunio, come l'errata lettura di una dieresi nel v. XIX, 37 dell'Inferno. Tutta la materia appare scandita dalla trattazione dei generi metrici già indicati dal ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una stessa parola, in modo che le due vocali...
dieretico
dierètico agg. [der. di dieresi] (pl. m. -ci). – In linguistica, di dieresi, che è relativo alla dieresi: nesso d., il nesso che è costituito da due vocali in iato.