STOLZ (Stolzova, Stolcova), Teresa
Federica Camata
STOLZ (Stolzová, Štolcová), Teresa (Terezie, Teresina). – Di origine boema, nacque il 2 giugno 1834 a Kostelec nad Labem nel distretto di Mělník, nell’odierna [...] – poteva vantare un’estensione eccezionale, che le permetteva di passare agilmente, e con omogeneità di suono, dal sol grave al do diesis acuto. «Ha il più superbo fraseggio ch’io abbia mai sentito, e un’intonazione immacolata. Attacca una nota e la ...
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NEGRI, Maria Caterina
Giovanni Andrea Sechi
– Figlia di Antonio e di Teresa Maranelli, nacque a Bologna il 28 settembre 1704 nella parrocchia di S. Biagio.
Non è noto sotto quale guida intraprese gli [...] ma anche dalle fonti musicali: nelle partiture händeliane l’ambito vocale di Rosa Negri risulta modesto (dal Do centrale al Fa diesis acuto), mentre lo stile di canto è sillabico e poco fiorito; la sua omonima veneziana invece, stando alle opere di ...
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RITMO musicale
Carlo JACHINO
Il ritmo musicale è il moto ordinato dei suoni, cioè quello che si svolge sulla base di determinate unità di tempo aventi i seguenti requisiti: uguaglianza di durata (isocronismo); [...] sé stante e nettamente separato dall'inciso che segue, perché esso diventa, nel secondo movimento della misura, ritardo del fa diesis).
Altra forma di elisione è quella relativa all'intero primo inciso, elisione che viene spesso estesa al primo tempo ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] consueto Do1 -Do5 con prima ottava corta ma, cosa inconsueta, dotato dei semitoni "scavezzi" per il la bemolle e re diesis (oggi eliminati, ma ripristinabili). Le canne dei registro da lui aggiunto all'organo di S. Petronio a Bologna (costruito da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XV secolo è un periodo all’insegna della razionalizzazione e della sistematicità in [...] dell’intervallo di tono, la razionalizzazione degli intervalli consonanti, o l’esplicitazione delle alterazioni semitonali (bemolli e diesis, che andavano sotto l’antico e ambiguo nome di musica ficta), sfociano sovente in aspre diatribe tra teorici ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] viola e basso; Sinfonia in fa per due corni, due violini, viola e basso), mentre altre due (Sinponia [sic] a diesis per 2 violini, viola e basso; Ouerteur [sic] à 1corne de chasse, 2 viol., viola e basso) sono nella Mecklenburgische Landesbibliothek ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] ‛ cose ' e l'immagine.
Il debito di D. verso la tecnica di Arnaldo è apertamente confessato: l'uso della stanza priva di diesis, cioè indistinta in fronte e sirma (VE II X 2) - la più comune nel trovatore perigordino - e della stantia sine rithimo ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] detto cantante, voce pur sempre scura, ma meno ampia nella zona grave e baritonaleggiante negli estremi acuti (fa e fa diesis 3). Un terzo basso è quello comico, detto anche buffo. È denominazione quasi sempre impropria, dal momento che nell'opera ...
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FUMAGALLI
Bianca Maria Antolini
Famiglia di pianisti e compositori, attivi nel sec. XIX.
Disma. - Nato a Inzago, nel Milanese, da Carlo e da Carolina Consonni l'8 sett. 1826, studiò nella città natale [...] Luca eseguì lo Scherzo, Op. 16, una Romanza di Mendelssohn Bartholdy, il Notturno, Op. 15 n. 2 e l'Improvviso in do diesis minore di Chopin, e prese parte all'esecuzione dell'Op. 16 di Beethoven (nelle due versioni in quartetto per pianoforte e archi ...
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piede (piè; pè)
Alessandro Niccoli
È vocabolo ricorrente con varia frequenza in tutte le opere del D. canonico; non ricorre mai nel Fiore e nel Detto.
La variante grafica appiè, adottata dal Moore per [...] De vulg. Eloq. D. parla di ‛ pedes ' quando nella prima frase musicale delle due della stanza della canzone, distinte dalla diesis, si ha ripetizione. Per la struttura dei p. nella stanza della canzone dantesca, v. CANZONE; STANZA.
Bibl. - Per If I ...
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diesis
dïèṡis s. m. [dal lat. diĕsis, gr. δίεσις «passaggio, intervallo» der. di διΐημι «far passare», comp. di διά «attraverso» e ἵημι «mandare»]. – 1. Segno musicale (♯) che, anteposto a una nota, prescrive l’alterazione di un semitono ascendente...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...