In Odi I, 34 Orazio racconta di come le sue certezze di razionalista epicureo, parcus deorum cultor et infrequens (v. 1), siano state scosse dal verificarsi di un prodigio: la caduta di un fulmine scagliato [...] da Giove a ciel sereno (namque Diespiter / ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al mondo romano, che d'altra parte non mostrò...
GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu ("sfolgorare, risplendere"): nome che...