vero
véro [agg. e s.m. Der. del lat. verus] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, un enunciato o una formula di una teoria si dice v. (simb. V) in un universo (modello della teoria) se è soddisfatta sostituendo [...] dei numeri razionali, non lo è nell'universo degli interi relativi; si tratta quindi di un concetto semantico, a differenza del concetto sintattico di dimostrabile: un enunciato (o teorema) è dimostrabile in una teoria, se è deducibile correttamente ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] ’articolazione: quella che vibra è infatti la punta (apice) della lingua appoggiata agli alveoli degli incisivi superiori (a differenza dell’r uvulare correntemente usata dalla maggior parte dei Francesi e dei Tedeschi); è vibrante multipla quanto al ...
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FUNZIONALE, ANALISI (v. funzionali, XVI, p. 180)
Tullio Viola
Portano questo nome gli sviluppi più moderni dell'analisi matematica, generati dalla fecondazione che le teorie classiche hanno ricevuto [...] una variabile reale dipendente non da un'altra variabile reale, ma da un'intera funzione. Fu allora subito evidente la differenza concettuale fra un funzionale F(f) e una funzione composta Φ[f (x)], questa seconda dipendendo non dall'intera funzione ...
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deviazione
deviazióne [Der. del lat. deviatio -onis, dal part. pass. deviatus di deviare "cambiare o far cambiare strada", comp. di de- e via] [LSF] Scostamento, per una causa qualsiasi, di un corpo [...] ostacoli, d. della luce operata da un prisma, ecc.). ◆ [PRB] D. dalla media: il numero relativo pari alla differenza tra un valore di una seriazione e una determinata media (aritmetica, geometrica, mobile, ecc.) della seriazione medesima. ◆ [GFS] D ...
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Fermat Pierre de
Fermat 〈fermà〉 Pierre de [STF] ( Beaumont de Lomagne 1601 - Castres 1665) Matematico. ◆ [OTT] Principio di F.: fondamentale nell'ottica geometrica, è un principio variazionale secondo [...] può sempre scriversi come somma di quattro quadrati; (b) ogni numero primo maggiore di 2 si può sempre scrivere, e in un solo modo, come differenza di due quadrati; (c) se p è un numero primo e a non è multiplo di p, allora ap-1 è congruo 1 modulo p ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] : I 84 b. ◆ [RGR] Dilatazione del t.: v. sopra: [FAF] e v. relatività ristretta: IV 812 f. ◆ [ASF] Equazione del t.: la differenza fra i t. solare vero e solare medio: v. sopra: T. solare. ◆ [FAF] Freccia del t.: v. sopra: [FAF] e → freccia. ◆ [ELT ...
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risoluzione
risoluzióne [Der. del lat. resolutio -onis "atto ed effetto del risolvere", dal part. pass. resolutus di resolvere "risolvere"] [LSF] Generic., con rifer. a un determinato sistema fisico, [...] es., radar), oltre alle precedenti r. angolari si definisce anche una r. in distanza, definita in relazione alla minima differenza di distanza (rispetto allo strumento) di due sorgenti con lo stesso rilevamento angolare che lo strumento è in grado di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] un'identica materia, nei quali non si considera alcuna qualità o inclinazione ad avvicinarsi gli uni agli altri, ma soltanto differenti grandezze, figure e movimenti" (ibidem, XIX, p. 631). Huygens mantiene l'idea cartesiana di ridurre la gravità al ...
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Matematico (Senigallia 1682 - ivi 1766). Di nobile famiglia, coltivò la matematica da autodidatta e per diletto. Fece, tuttavia, tali progressi da divenire in poco tempo famoso non solo in Italia ma anche [...] dei quali ricordiamo il seguente risultato: "In una conica a centro si possono determinare infinite coppie di archi, la cui differenza è rettificabile". Negli studî del F. può vedersi perciò una prima origine di quelle teorie che più tardi condussero ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] confrontare il valore I [y0 (x)] con quello I [y (x)] relativo a un'altra qualsiasi funzione y (x) della classe indicata. La differenza y (x) − y0 (x) è la variazione che subisce il valore y0 (x) corrispondente ad x, quando dalla funzione y0 (x) si ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....