razionale In matematica, numeri r. sono i numeri interi e frazionari, che esprimono il rapporto di due grandezze commensurabili. Originariamente si pensava (guidati dall’idea che ogni figura geometrica [...] razionale. Ogni numero r. ammette una rappresentazione decimale mediante uno sviluppo decimale o illimitato periodico (➔) a differenza degli irrazionali, il cui sviluppo è illimitato non periodico. I numeri r. costituiscono un insieme numerabile ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] della forma
[2] ∫xndf (x),
integrali che Stieltjes definì 'alla Riemann' sostituendo la lunghezza b−a di un intervallo con la differenza f(b)−f(a). Non è difficile effettuare la costruzione di Lebesgue al posto di quella di Riemann per ottenere una ...
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sicurezza
sicurézza [Der. del lat. securitas -atis, da securus "senza preoccupazioni", comp. del privat. se- "senza" e cura "preoccupazione"] [FTC] Condizione nella quale i parametri operativi che governano [...] quali il carico di s., la tensione di s., la (intensità di) corrente di s., ecc., rapportati in vario modo alla differenza tra valori normali massimi e valori "pericolosi" (per es., v. magnetoidrodinamica dei plasmi: III 553 f). ◆ [MCC] Parabola di s ...
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delta 1
dèlta1 [La quarta lettera dell'alfabeto greco (min. δ, maiusc. Δ] [ANM] La lettera δ indica: (a) una variazione molto piccola della funzione, o grandezza, f cui è applicata (δf) e anche, estensiv., [...] e anche il suo inverso, cioè il fattore di smorzamento. La lettera Δ indica: (a) una variazione finita, o una differenza finita, della funzione, o grandezza, f cui è applicata (Δf); (b) rovesciata, e cioè ∇, l'operatore nabla; (c) altri operatori ...
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doppio
dóppio [agg. Der. del lat. duplus, da duo "due"] [ALG] Di un elemento geometrico che può essere considerato la sovrapposizione di due elementi tra loro identici e deve quindi essere contato due [...] in una struttura a quattro poli, quindi il doppio di quelli di un bipolo; differisce da un quadripolo (←) in quanto, a differenza di esso, i quattro poli sono indifferenziati, potendo fungere da poli d'ingresso e d'uscita una coppia qualunque di essi ...
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teorema ergodico
Giacomo Aletti
In un sistema dinamico governato da una trasformazione ergodica, la media spaziale e la media temporale coincidono quasi certamente. Matematicamente, un sistema dinamico [...] è detto T-invariante se è di fatto identico al suo trasformato: P(AΔT(A))=0, dove Δ è il simbolo di differenza simmetrica insiemistica. Un sistema measure-preserving (X,✄,P,T) è detto ergodico se gli unici eventi T-invarianti sono banali, ossia hanno ...
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variabilita
variabilità [Der. di variabile] [ANM] La proprietà di una grandezza, scalare o vettoriale, che sia suscettibile di variare nel suo campo di definizione, assumendo valori il cui insieme si [...] v. teoria: VI 135 c. ◆ Campo di v.: (a) [ANM] v. sopra: [ANM]; (b) [PRB] per una serie di dati statistici, la differenza tra il valore massimo e il valore minimo; è un indice di v. assoluta che, se ragguagliato alla semisomma del primo e dell'ultimo ...
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fisso
fisso [Der. del part. pass. fixus di figere "fermare"] [LSF] Fermo, non mobile, detto di cosa che non muta di posizione: riferimento f.; figurat., di grandezza che non muta di valore: condensatore [...] T (per es., → contrazione). ◆ [ASF] Stelle f.: denomin. data in passato alle stelle o ai sistemi stellari, che, a differenza dei pianeti, appaiono all'osservazio-ne ordinaria in posizione f. sulla volta celeste (in realtà, anche esse sono animate da ...
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Chimica
Scissione di una sostanza in costituenti sempre più semplici, fino a quelli elementari; è l’inverso della combinazione. La d. di un composto può essere provocata dal calore, dalla luce, dalla corrente [...] consiste nel determinare un sistema di vettori (vettori componenti) avente il vettore dato come risultante. La d. (a differenza della composizione) non è, in genere, operazione univocamente definita, poiché dato un vettore si può pensare a infiniti ...
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elettrodo
elèttrodo [Comp. di elettro- e del gr. hodós "strada"] [EMG] Conduttore, di natura (in genere metallica) e foggia opportune, che adduce corrente elettrica, raccoglie cariche elettriche, emette [...] 280 c. ◆ [CHF] E. campione, o normale o di paragone o di riferimento: e. impolarizzabile che dà una differenza di potenziale elettrodo-elettrolito costante e riproducibile con grande accuratezza e che pertanto può essere utilizzato per determinare la ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....