“Qual è migliore, la vita o la morte?” è certamente una formulazione lineare. “Migliore” è aggettivo usato in funzione predicativa in accordo con il nome “vita” e il nome “morte”. In tal senso, l’uso di “migliore” va benissimo anche usando cosa: “co ...
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Tra “che biscotto vuoi?” e “quale biscotto vuoi?” l’unica differenza sta nel diverso livello di formalità, più basso se usiamo che, più alto se usiamo quale. Nella frase seguente, quale è pronome e non [...] aggettivo e pone una richiesta di individuazion ...
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Sotto il profilo del significato, non c’è davvero differenza. Se in entrambi i casi non è stato espresso l’agente (per es. ... dai miei amici nel primo caso) o il soggetto (i miei amici... nel secondo [...] caso), siamo in presenza di due costrutti di tip ...
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Quando parliamo di valore mediale recuperiamo una terminologia propria della grammatica delle lingue classiche, nelle quali una forma media esisteva. In italiano, in termini di analisi linguistica, «si dice che l’azione di un verbo ha aspetto, valor ...
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Situazione formalmente non priva di ambiguità (come nel caso proverbiale di la porta è aperta). Avvertiamo forte la presenza dell’azione verbale vera e propria se segnaliamo una differenza tra un prima [...] (anche sottinteso) e un dopo: l’albero, che pri ...
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Scrivere vi informo è oggi d’uso corrente, ma la soluzione con elisione e apostrofo non è per niente sbagliata, è semplicemente meno adoperata, a differenza di quanto accadeva in passato. ...
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Nessuna differenza: entrambi se cadono da una certa altezza si rompono. A parte gli scherzi, ripetiamo che non c'è differenza: è possibile adoperare sia la preposizione in sia la preposizione di per indicare [...] la materia di cui è fatto un oggetto. ...
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Non c’è differenza, nel senso che siamo in presenza di una particolarità sintattica propria della negazione nella nostra lingua. Infatti, in italiano, la negazione di frasi subordinate oggettive che dipendono [...] da verbi di opinione (credere, pensare, ...
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Naturalmente i due usi sono entrambi corretti. Il ci presentativo-locativo è pienamente standard nell’italiano contemporaneo. Notiamo una sfumatura di tono e dunque un diverso grado di adeguatezza dei due elementi, a seconda della situazione o dell’ ...
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Ha sempre pensato bene. Nella lingua colloquiale e in usi poco controllati, si sente effettivamente dire a differenza mia, a differenza tua ecc. («Io sono tutta naturale, a differenza tua»: così l’intrattenitrice [...] televisiva Paola Ferrari, rivolta al ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....
In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...