trasformazione
trasformazióne [Der. del lat. transformatio -onis, dal part. part. transformatus di transformare "cambiare la forma", comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] [LSF] (a) Qualsiasi [...] astronomiche: I 757 a. ◆ [TRM] T. di fase: lo stesso che transizione di fase: → transizione. ◆ [ALG] T. differenziabile: t. tra due varietà differenziabili tale che le coordinate del punto Q, immagine tramite della t. del punto P, sono funzioni ...
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varieta
varietà nozione che generalizza quelle di curva e superficie della geometria analitica. Intuitivamente, una varietà è uno spazio a più dimensioni che localmente, intorno a ogni suo punto, presenta [...] del calcolo differenziale e dell’analisi complessa, si costruiscono rispettivamente le → varietà topologiche oppure le → varietà differenziabili e le → varietà complesse (o analitiche), che sono raffinamenti della nozione di varietà topologica.
In ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] F; nel caso particolare S=B×F si parla di fibrato banale. Per sezione di un fibrato si intende una mappa differenziabile σ:B→S tale che la composizione πσ sia l’identità su B.
Particolare importanza in geometria differenziale hanno alcune classi ...
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Simulazione
Simone Vender
Simulare (dal latino simulare, derivato di similis, propriamente "rendere simile") significa mostrare di sentire ciò che in realtà non si sente o cercare di far credere ad [...] o meno consapevoli e presenta una molteplicità di espressioni e motivazioni. Queste costituiscono una varietà di intrecci schematicamente differenziabili a seconda che si tratti di una finzione di malattia oppure di un'inconscia imitazione di quest ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] se è equicontinuo in ogni punto di X. Se X, per esempio, è un insieme aperto di ℝn, se le funzioni appartenenti ad H sono tutte differenziabili e se per ogni x∈X esistono un intorno V di x in X e un numero M>0 tali che per tutte le funzioni f ∈H ...
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isomorfismo
isomorfismo termine che, nel linguaggio naturale, significa identità di forma; è utilizzato in diversi ambiti della matematica per identificare due strutture che, seppure sono “concretamente” [...] (tra gruppi, tra anelli, tra campi ecc.), di omeomorfismo (tra spazi topologici), di diffeomorfismo (tra varietà differenziabili), di applicazione biregolare (tra varietà algebriche). In tutti questi contesti, se sussiste un isomorfismo tra due ...
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punto di equilibrio
Luca Tomassini
Un punto x0∈ℝn tale che x=x0 è una soluzione costante nel tempo del sistema di equazioni differenziali ordinarie x∙=f(t,x), dove x∈ℝn e t∈ℝ e il punto indica la derivata [...] ordinarie è spesso detta soluzione banale, soluzione nulla, punto stazionario o anche punto fisso. Evidentemente, la definizione fornita sopra si generalizza al caso di sistemi di equazioni differenziali su varietà differenziabili.
→ Complessità ...
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categoria
categoria in algebra astratta, termine indicante una struttura generale, che può essere considerata come terzo livello di astrazione dopo quello degli elementi di un insieme (qualunque sia [...] su uno stesso campo K, con gli omomorfismi di algebre; ƒ) la categoria Diff delle varietà differenziabili con le applicazioni differenziabili. La teoria delle categorie è stata elaborata intorno al 1945 dai matematici S. Mac Lane, S. Eilenberg ...
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quoziente
quoziènte [Der. dell'avv. lat. quotiens "quante volte"] [ALG] (a) Nell'aritmetica, il risultato del-l'operazione della divisione, cioè il numero che esprime quante volte il divisore è contenuto [...] , si parla di gruppo quoziente. ◆ [ALG] Passaggio al q.: il passaggio da un insieme al suo insieme q. rispetto a una data relazione di equivalenza (v. sopra: Insieme q.). ◆ [ALG] Spazio q.: v. varietà differenziabili infinito-dimensionali: VI 493 e. ...
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ONDULANTE, FEBBRE (XXV, p. 369)
Giuseppe GIUNCHI
FEBBRE Gli studî dell'ultimo ventennio hanno dimostrato la diffusione sempre maggiore della malattia e la frequenza sempre più elevata delle manifestazioni [...] dell'infezione brucellare. Colpiscono elettivamente le articolazioni sacro-iliache, coxofemorali e vertebrali. Sono difficilmente differenziabili, specie le lesioni vertebrali, dalle osteoartriti tubercolari.
3) Ghiandolari: tipica e nota da lungo ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziamento
differenziaménto s. m. [der. di differenziare]. – L’atto, il fatto e il risultato del differenziare, o del differenziarsi: il progressivo d. di due caratteri simili, di due situazioni analoghe; d. didattico, la individualizzazione...