In matematica, omeomorfismo tra due varietà differenziabili che possa rappresentarsi analiticamente mediante funzioni differenziabili nelle coordinate locali delle due varietà. Moderni studi hanno mostrato [...] l’esistenza di varietà differenziabili riferibili tra loro in un omeomorfismo (➔ anche topologia). ...
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cobordismo
cobordismo [Der. di cobordo] [ALG] Classificazione delle varietà differenziabili a partire dalle proprietà della loro unione disgiunta: v. trasversalità: VI 339 e. ...
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diffeomorfo
diffeomòrfo [Comp. di diffe(renziabile) e (ome)omorfo] [ALG] Di varietà differenziabili che si corrispondono in un diffeomorfismo. ...
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simplettomeomorfismo
simplettomeomorfismo [Comp. di simplett(ico) e omeomorfismo] [ALG] Diffeomorfismo che conserva la forma simplettica: v. varietà differenziabili: VI 491 c. ...
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summersione
summersióne (o subimmersione) [Der. del-l'ingl. submersion "sommersione"] [ALG] Denomin. di una particolare applicazione differenziabile: v. varietà differenziabili: VI 489 f. ...
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slice
slice 〈slàis〉 [ALG] Termine ingl. "fetta, divisione" con cui si qualificano teoremi di quoziente (teoremi di s.): v. varietà differenziabili infinito-dimensionali: VI 493 e. ...
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Chow Wei-Liang
Chow 〈chóo〉 Wei-Liang [STF] (n. 1911) ◆ [ALG] Anello di C.: anello d'intersezione che nelle varietà differenziabili gioca un ruolo analogo all'anello di coomologia: v. varietà algebrica: [...] VI 476 c ...
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matematica Teoria della o. Capitolo della topologia algebrica che esamina in quali casi un’applicazione continua f: X→Y tra varietà differenziabili può essere estesa in un’applicazione f′: X’→Y, dove X′⊃X [...] e f′ coincide con f limitatamente a X. L’eventuale impossibilità di eseguire l’estensione (fenomeno dell’o.) è per solito segnalata dalla presenza di una certa classe di coomologia non nulla. La teoria ...
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In matematica, nella topologia differenziale, teoria del c. (ideata da R. Thom attorno al 1954): se si considera la totalità delle varietà differenziabili compatte, prive di frontiera e aventi una stessa [...] dimensione n, si può introdurre una relazione di equivalenza chiamando cobordanti due varietà M1, M2, quando la loro unione costituisce la frontiera di una varietà n+1-dimensionale. È anzi possibile operare ...
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Matematico ungherese (Budapest 1923 - San Diego 2005). Dal 1959 è stato prof. alla Harvard University, è uno dei più insigni cultori di geometria delle varietà differenziabili. Il fondamentale teorema [...] di periodicità che porta il suo nome riguarda i gruppi unitario U e ortogonale O a infinite dimensioni; esso afferma che i gruppi di omotopia πm+2 (U) e πm (U) sono isomorfi per ogni valore di m e valgono ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziamento
differenziaménto s. m. [der. di differenziare]. – L’atto, il fatto e il risultato del differenziare, o del differenziarsi: il progressivo d. di due caratteri simili, di due situazioni analoghe; d. didattico, la individualizzazione...