INFLUENZA (XIX p. 214, App. II, 11, p. 35)
Gaetano GIORDANO
L'i., pur nei limiti delle ricorrenti epidemie stagionali senza particolare gravità, determina notevoli danni economici per le giornate lavorative [...] oggi distinti in tre tipi fondamentali: A, B e C; le prove di emoagglutinoinibizione hanno inoltre permesso di differenziare nell'ambito dei tipi A e B numerose varianti sierologicamente affini, mentre non si conoscono varianti analoghe per il ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] Mills (dette 'istantoni') e usando contributi precedenti di M.H. Freedman e A. Casson, deduce l'esistenza di strutture differenziabili su ℝ4 non equivalenti a quella standard. Egli dimostrerà in seguito che non tutte le possibili forme unimodulari si ...
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Placebo
Paolo Emilio Puddu
Il termine placebo (derivato dalla prima persona del futuro del verbo latino placere, "piacere") indica una preparazione farmaceutica a base di sostanza farmacologicamente [...] ignoto sia al paziente sia al medico (doppio cieco) chi assuma cosa, perché le confezioni dei prodotti sono identiche e differenziabili unicamente in base a una lettera (o a serie più complesse di tipo alfanumerico) la cui corrispondenza è nota solo ...
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Nell'orizzonte divenuto ormai vastissimo della f. moderna, che spazia dagli antibiotici ai miorilassanti, dai neuroplegici agli anticoagulanti, dai chemioterapici agli antifibrillanti, i filoni di studio [...] sua valida conferma a nuovi concetti unitarî di alterazione dell'organismo. Le alterazioni patologiche dell'organismo non sarebbero differenziabili, come finora s'è fatto, dai varî sintomi fino a servirsi dei farmaci sintomatici per distinguere gli ...
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Atlante anatomico
Elsa Iannicelli
Massimo Nardi
Marco Mastantuono
Alessandro Bozzao
Ernesto Ferone
Michele Rossi
Franco Orsi
Paolo Ricci
Raffaela Di Nardo
Gaja Iacovella
Paolo Di Renzi
Carlo [...] base e dopo somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa. Così, per es., risulta possibile la differenziazione tra epatocarcinoma (maligno) e angioma (benigno). La RM ha un ruolo diagnostico sovrapponibile a quello della TC, anche ...
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Dal concepimento alla nascita
Claudio Giorlandino
Il concepimento L'uomo, come gli altri animali, garantisce la continuità della sua specie nel tempo e la trasmissione delle sue caratteristiche alle [...] il placode otico e il placode del cristallino, che vanno incontro a continui mutamenti: il placode otico s'invagina e si differenzia in modo da dare luogo a strutture fondamentali per l'udito e l'equilibrio (sacculo e coclea dalla porzione anteriore ...
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Rita Levi Montalcini
Vittorio Sgaramella
Alessandro Villa
Clonazione
Ex uno plures?
Clonazione di geni, di cellule, di organismi
di Rita Levi Montalcini, Vittorio Sgaramella, Alessandro Villa
16 agosto
Il [...] su rese e salute dei cloni. Oggi risulta che nei nostri tessuti adulti coesistano cellule a diverso stadio di differenziamento e quindi a diverso grado di 'potenza', delle quali solo una piccola frazione potrebbe essere totipotente. Non è quindi ...
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Sangue
Franco Mandelli
Antonella Ferrari
Claudio Cartoni
Per sopravvivere, tutti gli organismi hanno bisogno sia di un continuo rifornimento di sostanze nutritive e di energia, indispensabile per [...] luogo gli eventi dell'emopoiesi, possono autoreplicarsi o entrare in una fase di sviluppo che le porterà a differenziarsi completamente. La prima tappa di biforcazione separa i precursori delle cellule linfatiche da quelli delle altre linee cellulari ...
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Occhio
Gabriella Argentin
Luciano Cerulli
Stefano Palma
Vittorio Picardo
L'occhio è l'organo di senso preposto alla ricezione degli stimoli luminosi e delle immagini che, elaborate poi a livello [...] acquatica.
La retina di tutti i Vertebrati possiede coni e bastoncelli, facilmente distinguibili nei Mammiferi, difficilmente differenziabili, invece, negli altri gruppi, a causa di una morfologia fortemente variabile. La loro distribuzione negli ...
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MARCHIAFAVA, Ettore
Mario Crespi
Nacque il 3 genn. 1847 a Roma, da Francesco e da Maria Anna Vercelli. Concluso il primo ciclo di studi ("di umanità, rettorica e filosofia", che avrebbe coltivato poi [...] , con la completa documentazione delle caratteristiche macroscopiche e istologiche dell'arteriosclerosi, morfologicamente ben differenziabili da quelle indotte dalle arteriti, lucidamente esposta al congresso della Società italiana di patologia ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziamento
differenziaménto s. m. [der. di differenziare]. – L’atto, il fatto e il risultato del differenziare, o del differenziarsi: il progressivo d. di due caratteri simili, di due situazioni analoghe; d. didattico, la individualizzazione...