FISICA ATOMICA
Gilberto Bernardini
. Introduzione. - Nell'Enciclopedia italiana vi sono quattro articoli che espongono la vastità delle conoscenze già acquisite sugli atomi prima del 1940. Nel primo [...] operatore:
la [1] diviene:
Come per ogni equazione differenziale, le soluzioni sono determinate dalle condizioni, cosiddette al argento, che ha tutti gli strati completi meno un elettrone esterno, il momento è diverso da zero e misurabile. Per questo ...
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Nato presso Lione il 22 gennaio 1775, morto a Marsiglia il 10 giugno 1836, dotto ricercatore in molti e svariatissimi rami del sapere, soprattutto nella fisica e nella matematica, celeberrimo per la scoperta [...] che chiamò "concrezioni". Quanto alla conoscenza del mondo esterno, egli ritenne che i noumeni di Kant non , 1808, 1815, 1820; si ricorda anche un trattato di calcolo differenziale e integrale senza titolo, senza nome di autore, senza indice. Chimica ...
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METROLOGIA d'officina
Ezio CAMATINI
La metrologia d'officina riguarda la misura e il controllo delle dimensioni dei pezzi lavorati dall'industria meccanica; gli strumenti relativi sono numerosi e di [...] di due pezzi, uno interno (albero) ed uno esterno (foro). Caratteristica di un accoppiamento è il giuoco ( Compatibilmente con le suaccennate esigenze si costruiscono anche nel tipo differenziale (fig. 2e); e vi si appongono le indicazioni ...
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S'intende con questo termine un processo infiammatorio a carico dell'encefalo. Il sistema nervoso centrale, con i suoi involucri, è abitualmente bene protetto contro l'azione dannosa di agenti esterni: [...] della capsula interna, con la comparsa conseguente di fenomeni paretici. La diagnosi differenziale va posta con il tumore cerebrale, con la pachimeningite purulenta esterna o ascesso estradurale, con la trombosi settica dei seni, con la meningite ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] citoplasma con il polo centromerico rivolto verso l'esterno dell'embrione, mentre quello telomerico rivolto all'interno fasi del ciclo cellulare e mitotico e permettere un accesso differenziale alla trascrizione di segmenti diversi del DNA. Mentre la ...
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PLASTICITÀ (App. II, 11, p. 560)
Leo FINZI
In un corpo deformabile accanto a deformazioni elastiche reversibili sono in genere presenti, com'è noto, anche deformazioni anelastiche irreversibili, plastiche [...] costituito dalle superfici che separano il corpo dal mondo esterno e da quelle che segnano la frontiera tra la e la loro equazione esplicita y = y (x) è data dall'equazione differenziale:
dove τ è lo sforzo tangenziale e σx e σy gli sforzi normali. ...
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. I. Il principio di conservazione della materia può essece considerato sia come una legge empirica (se lo si enuncia come la legge di conservazione della massa di un sistema isolato), sia come un postulato [...] rimane costante, se non avvengono scambî di energia con l'esterno, e che ogni incremento dE dell'energia E contenuta in principio dipendono dall'ipotesi che dU è (per postulato) il differenziale totale di una funzione U delle variabili di stato; se ...
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. La maggior parte dei fenomeni fisici e chimici sono accompagnati da emissione o assorbimento di energia termica (v. calore, VIII, p. 448). La c. si occupa della misurazione, nella sua globalità o in [...] pareti che permettono, più o meno bene, scambi di calore con l'esterno senza che si abbiano scambi di materia.
Il flusso di calore Φ in fig.1, vengono rilevate da una termocoppia differenziale, e registrate, differenze di temperatura tra la sostanza ...
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Fisiologo illustre, nato l'8 dicembre 1839 a Berlino, morto il 6 febbraio 1917 a Halle a. S. Ebbe i primi impulsi agli studî naturalistici dal padre Aron chi aveva aperto un gabinetto di lettura in cui [...] applicando in queste oramai classiche indagini il reotomo differenziale, col quale poté anche dimostrare che i fenomeni nel tessuto normale, ed esiste tra l'interno e l'esterno della cellula. Questa dottrina trovò un'esauriente trattazione nei più ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] parecchi strati, subito dopo in un unica fila tra lo strato granulare esterno e i nuclei cerebellari profondi. È quindi al 22° giorno che permane come singola afferenza; 3) una crescita differenziale delle parti neuronali che partecipano alla sinapsi, ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, spostarsi in direzione perpendicolare...