PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Antonio Stoppani. Contribuì all’ingresso e diffusionedella paletnologia in territorio mantovano tramite i contatti ). Mise così ben in luce la sua idea di paletnologia, cogliendo al meglio l’origine e lo sviluppo della disciplina: nata dalle scienze ...
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LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] eseguita per la chiesa romana di S. Maria dellaLuce, nell'ambito degli interventi di decorazione voluti dai il tempio del Vero Gusto". La pittura del Settecento romano e la sua diffusione a Venezia e a Napoli… Atti…, Salerno-Ravello… 1997, a cura di ...
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FANTASTICI, Massimina
Valentina Coen
Nata a Firenze l'8 giugno 1789 da Giovanni, rinomato gioielliere, e da Fortunata Sulgher, livornese, improvvisatrice nota in Arcadia col nome di Temira Parasside, [...] dell'individuo e ne rispettasse la libertà, riconobbe la centralità della religione nel processo educativo e auspicò una diffusionedella romantico per le questioni educative.
Nel 1838 venne alla luce a Firenze la tragedia I Pargi, sui fatti di Parga ...
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POCCIANTI, Michele
Chiara Quaranta
POCCIANTI, Michele. – Nacque a Firenze nel 1536. A sette anni entrò fra i servi di Maria della sua città. Tra i suoi professori ebbe padre Zaccaria Faldossi, che fu [...] luce per la sua erudizione e per l’abilità retorica.
Licenziato maestro e addottoratosi in teologia all’Università di Firenze nel 1565, fu nominato reggente degli studi nel convento fiorentino della e per la diffusionedella religione cristiana. ...
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DAMELE, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova nel 1811 da Andrea e da Rosa Gazola. Figura organizzativamente basilare del mazzinianesimo genovese per gli anni 1856-1870, ma intellettualmente di [...] ad una opera di raccolta di fondi e di diffusionedella stampa repubblicana che gli valse la riconoscenza del Mazzini, Indici dell'Edizione naz. degli scritti di G. Mazzini, II, 1, a cura di G. Macchia, ad nomen. Successivamente è venuta alla luce ...
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OCCHIALINI, Augusto Raffaele
Leonardo Gariboldi
OCCHIALINI, Augusto Raffaele (Raffaello). – Nacque a Fossombrone l’11 ottobre 1878, terzogenito di Paolo e di Barbara Mei.
Studiò alla scuola elementare [...] diffusione internazionale grazie alle traduzioni in francese (Parigi 1910) e in tedesco (Lipsia 1910). Compose, inoltre, manuali a uso didattico: Corso di calore, Corso di elettricità, Corso di ottica e strumenti ottici, Polarizzazione dellaluce ...
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MAGGINI, Mentore
Giuseppe Monaco
Nacque a Empoli il 6 febbr. 1890 da Mario e da Erminda Maestrelli.
Frequentò gli studi tecnici industriali in previsione di un'occupazione nel campo della chimica ma [...] satelliti di Giove proiettata sul disco del pianeta; di questo pianeta eseguì l'analisi delladiffusione e dell'assorbimento dellaluce solare da parte dell'atmosfera deducendone l'altezza. Aveva trasformato un fotometro in fotoelettrico e con tale ...
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CASONI, Tommaso
Ettore Giammei
Nacque a Imola il 27 ag. 1880 da Francesco e da Clementina. Galeati. Laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Bologna nel 1906, si trasferì in Sardegna, assistente [...] in Sardegna, in relazione alla grande diffùsionedella pastorizia, è una grave condizione morbosa lucedelle attuali conoscenze può sicuramente venire attribuita o a difetti di tecnica o ad assenza di reattività dell'organismo nei confronti dell ...
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FRANCHI-VERNEY DELLA VALETTA, Giuseppe Ippolito
Fabio Antonini
Nacque a Torino il 17 febbr. 1848 da Alessandro, creato conte della Valetta nel 1860, e da Teresa Bianco. Si laureò in legge all'università [...] pregevole lavoro critico, alla diffusionedella musica sinfonica nella sua città, fino ad allora dominata dal teatro musicale. Fu un appassionato sostenitore dell'opera beethoveniana, letta e interpretata sotto una "luce mitica" (Pestelli).
Fonti e ...
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BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] il 1230, la diffusionedelle idee opposte di Giovanni di Lugio, principale esponente del gruppo e successore dello stesso B. dal suo nùto, secondo il quale il mondo dellaluce e quello delle tenebre sono identici e contrastanti, e per organizzazione ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...