AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] resti, frammenti significativi di decorazione sono venuti alla luce nel 1969 nella c.d. sala del Conclave invio a orafi parigini di suoi disegni, illumina una via delladiffusione nel Nord della sua pittura.
Oreficerie e smalti
Un altro campo in cui ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , 1987).L'Italia gotica, nella fase iniziale delladiffusione del nuovo sistema architettonico, subì certamente, a 1935, pp. 5-70; V. Crispolti, Santa Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; W. Paatz, Werden und Wesen der Trecento- ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] in T., di Taddeo di Bartolo (v.).La diffusionedell'arte senese è anche attribuibile alle numerose opere di scultura medievale in Lucchesia, Actum Luce 7, 1978, pp. 7-30; A. Cadei, La chiesa di S. Francesco a Cortona, Storia della città 9, 1978, pp. ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] Vicenza 1981; G. Lorenzoni, Cenni per una storia della fondazione della basilica alla luce dei documenti (con ipotesi interpretative), ivi, I, una delle cappelle dei chiostri del convento degli Eremitani, ulteriore documento delladiffusione del ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] di fronte al cervo, dalle cui corna si propaga la lucedella croce. La stessa iconografia appartiene anche a s. Uberto e propria sia come tema iconografico della produzione artistica, conobbe un'ampia diffusione nella società islamica medievale, tanto ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] come provano ad abbondanza gli avanzi conservatisi o venuti in luce di quel periodo (pitture di Qusayr 'Amrā, sculture di , come in Egitto, la resistenza delle lingue regionali alla progressiva diffusionedell'arabo; in Egitto l'amministrazione venne ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] e pietistico dei pannelli alla coeva diffusionedelle Meditationes vitae Christi e al nominalismo , Le origini delle diocesi di Orvieto e di Todi alla lucedelle testimonianze archeologiche, Assisi 1995; L. Riccetti, Le origini dell'Opera, Lorenzo ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] anche a centri della Britannia nordoccidentale (Bruce-Mitford, 1987).Poco documentabile a livello oggettuale, la diffusione del b., almeno : depositi riferibili ai secc. 6°-7° sono venuti alla luce in Siria, nell'Ellesponto, in Albania, a Cipro e ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] Scavi del 1913 misero in luce un tracciato absidale all'esterno dell'od. perimetro dell'edificio romanico, il cui della chiesa di San Fermo maggiore a Verona (secolo XI) (tesi), Udine 1999; A. De Marchi, Il momento sperimentale. La prima diffusione ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] indignata dell'autorità pontificia, turbata non dalle immagini in sé, quanto dal mezzo di rapida replica e diffusione cui inaspettato omaggio al maestro romano. Ma il racconto mette in luce il legame strettissimo con i Gonzaga e il suo straordinario ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...