CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] e infrangendosi sulle superfici polite o screziate, la luce dona all'assieme un'astratta levità, e poiché la che gli avevano dettato iI racconto della Vita e gliene impedivano la prosecuzione e la diffusione. Nella sostanza però la nascita del ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] venne così fondata a Moreruela (Zamora) nel 1132. La diffusionedell'Ordine in C. fu rapidissima, dato che nel 1153 erano è notevole il corpo del tamburo della cupola che dà luce al transetto.Capitolo importante dell'arte gotica nella C. Vecchia è ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] del sec. 19° numerosi sepolcreti anglosassoni vennero alla luce in seguito a lavori agricoli o alla costruzione di strade all'unilateralità dell'approccio parcellizzato del diffusionismo che informava la quasi totalità delle visioni delle età pre e ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] età altomedievale, in quanto ora si tratta di simboli della eterna lotta fra la luce e le tenebre, fra il bene e il male. secc. 13° e 14° ebbero grande diffusione in Italia soprattutto le scene ispirate a episodi della vita di s. Francesco, come la ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] punto di vista ecologico assumono particolare importanza elevate quantità di luce e alti valori di pH del suolo, come pure il numero, la combinazione e la diffusionedelle specie corrispondono alle condizioni dell'hinterland. Oltre ai licheni, anche ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] ai Catinari, permette di indirizzare la luce verso la decorazione delle voltine e costituisce la premessa di quella avranno grande diffusione in ambito napoletano.
Scelse la soluzione della cupola senza tamburo anche per la chiesa dell'Orazione e ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] diffusionedelle prime sale stabili, a partire dal 1530 circa, poté profittare dell'interesse delle corti e delle accademie, come anche delle di tutta una serie di lumi o fiaccole che davano luce alla scena, e chiudere infine entro una cornice scenica ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] v.). A una evidente diffusione dei suoi modi si giunse negli anni sessanta, con il completamento della cappella di S. Venceslao È possibile che Peter Parler si mettesse già in luce, oltre che nella plastica architettonica, anche nella decorazione del ...
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ARMENIA
N. Thierry
(gr. 'Αϱμενία; lat. Armenia; armeno Hayastan)
Vasta regione storica dell'Asia anteriore che, verso i secc. 7° e 6° a.C., prese ad assumere fisionomia propria per caratteri etnico-culturali [...] Delle chiese a sala cupolata dei secc. 6° e 7° restano solo gli esempi di Ptlni, Aruč, Dedmašen (capostipiti di un tipo che ebbe la massima diffusione ampio, che dà luogo a una cupola di maggior luce e altezza. Tale dispositivo fu realizzato in due ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] e non sbagli, e nel quarto di secolo della sua diffusione il libro fu un manuale di importanza incommensurabile sia per ciò che erano in se stessi, sia per la luce che gettavano sui processi creativi degli artisti dai quali erano stati eseguiti ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...