PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] sulla diffusione del cristianesimo e la costruzione dei più antichi edifici di culto a P. a causa della appartenenza normanni e ottoniani, ma sviluppati alla lucedell'esperienza cluniacense della seconda maestranza.Analoga continuità si rileva ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] interpretazione letterale delle fonti e, di conseguenza, contro gli Almoravidi che avevano permesso la diffusione di tali da tre navate parallele.
Una sala di preghiera che prende luce da due cortili laterali si trova anche nella Grande moschea di ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] Francesco, per molti versi ancora da mettere in luce compiutamente, G. effettuò il proprio apprendistato, diffusione dei nuovi stilemi propriamente gotici in Italia settentrionale.
Bibl.: L. Cicognara, Storia della scultura dal risorgimento delle ...
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AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] (seconda metà del sec. 13°), può gettar luce sul ruolo della cultura gotica, prima di marca sveva e successivamente angioina si aprì alle correnti neo-senesi dell'Italia centromeridionale, alla diffusionedelle quali, nel capoluogo abruzzese, si ...
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ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] , non sono interessate a mettere in luce le componenti tecniche delle costruzioni, ma piuttosto il loro significato religioso di moduli geometrici nella progettazione. La diffusione in Occidente della prima traduzione latina di Euclide, intorno ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] fu sepolta con una cintura. All'interno della sua tomba, venuta in luce nella chiesa di Saint-Denis a Parigi nel a partire tuttavia dal sec. 8° - in seguito alla diffusionedell'uso di seppellire senza corredo - le testimonianze sono sempre meno ...
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ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] una cultura prodotta dalla borghesia delle città associate in cui trovarono diffusione correnti artistiche e intellettuali. , Hammel, 1985).La costruzione delle case nelle città a., secondo quanto è venuto alla luce negli scavi condotti a Minden, ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] 34; F. Moro, Spunti sulla diffusione di un tema leonardesco tra Italia Giovanni Antonio Boltraffio. Un pittore milanese nella luce di Leonardo, Milano 2000, pp. e M.: quadri a due mani da S. Maria della Pace a Milano, Milano 2002; A. Rossi, Una ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] imperiale. Alla luce dei ritrovamenti comportò l'inclusione nella cinta fortificata dell'area a E della cattedrale, nota dalle carte come Ortomagno E. Neri Lusanna, Miniatura umbra del Duecento: diffusione e influenza a Roma e nell'Italia meridionale, ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] Mār Ya'qūb a Nisibi) e trovò speciale diffusione nell'architettura musulmana di Spagna e dell'Africa del Nord. L'a. a tutto luce e carico, a una minore spinta sugli appoggi. Infatti, sebbene il problema della determinazione per via teorica della ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...