AULNAY-DE-SAINTONGE
M.-T. Camus
(lat. Aunedonnacum)
Città della Francia occidentale (dip. Charente-Maritime), segnata come Aunedonnacum nella Tabula Peutingeriana, nel sec. 10° fu sede di una viscontea [...] delle navate laterali contrastano le spinte della navata centrale, che di conseguenza non riceve alcuna illuminazione diretta: la luce cantieri. La diffusione di questo cantiere segnò le ultime, ma non meno importanti, espressioni dell'arte romanica ...
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GIBERTONI (Ghibertoni), Carlo Francesco
Alfonso Garuti
Figlio di Paolo e di Caterina Soleri, nacque a Carpi, nel Modenese, il 21 dic. 1635, e fu battezzato nella chiesa collegiata dell'Assunta il giorno [...] della cattedrale, Libro dei battezzati, VI, c. 173 n. 170). A partire da Cabassi (ms. 1784) il G. è stato confuso con un omonimo artigiano attivo nei primi anni del secolo XVII; e solo in tempi recenti si è fatta luce tra produzione e diffusione, in D ...
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OCEANO (᾿Ωκεανός)
H. Sichtermann
È in Omero (Il., xiv, 201) ancora l'origine non personificata di tutte le cose, rappresentato come un grande fiume (Il., xvi, 151) che scorre attorno alla terra. Questo [...] ciò mette in luce un tratto caratteristico della sua natura. Nel della Villa Albani, sono rifacimenti più liberi. La maschera di O. - adatta specialmente alle arti disegnative - non è finora documentata nell'arte preromana: essa ebbe larga diffusione ...
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THEOS MEGAS (Θεὸς Μέγας)
G. Bordenache
Divinità attestata in alcune città greche del Ponto Sinistro- Histria, Tomis (?), Dionysopolis, specialmente Odessos (Varna)- dall'inizio dell'epoca ellenistica [...] dedica tracciata sull'architrave marmoreo di un tempietto dorico venuto recentemente in luce dagli scavi di Histria (1956-57); il tempio, databile all greca? tracica? La massima diffusione del culto sull'area dell'attuale Bulgaria (antica Tracia) ...
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Vedi CANNE dell'anno: 1959 - 1973
CANNE (Cannae, Κάνναι)
M. Gervasio
A metà strada tra Barletta e Canosa, a 10 km dal mare, sulla riva dell'Ofanto, sorge la collina per lunga tradizione designata col [...] ceramica neolitica e dell'Età del Bronzo. Un menhir vi segna il termine più settentrionale delladiffusione di quei nelle varie direzioni, a quasi 1 km a S dell'antica città venne alla luce un vasto ossuario che si estendeva compatto per 23. ...
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BIASIOLI (Biasoli), Angelo
Fabia Borroni
Mancano notizie biografiche di questo incisore e calcografo, meno noto come disegnatore, che sarebbe nato a Bassano nel 1790. La sua attività, che i repertori [...] luce, all'acquatinta, sempre verso il 1820, "presso Gio. Pietro Giegler", una serie fortunata, la Nuova raccolta delle principali vedute interne ed esterne delladiffusione. Nel 1824 il B., in collaborazione con G. Castellini, incise l'interno della ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (Patavissa, Patabissa, Παταουίςςα)
I. I. Russu
Località della provincia romana Dacia Porolissensis, oggi Turda, presso Cluj, sulla riva sinistra del fiume [...] della città romana si estendono per una superficie di circa km 4 × 3. Occasionali ritrovamenti dovuti in generale a lavori agricoli ed edilizi hanno messo in luce è di singolare importanza - per la diffusione del cristianesimo in Dacia - una gemma ...
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VERBICIOARA
D. Berciu
Località a circa 50 km SO di Craciova, in Romania. Scavi iniziati nel 1949, continuati sino al 1955, hanno messo in luce più stazioni preistoriche - dal Neolitico all'Eneolitico [...] VlădeŞti, presso Rîmmi-Vilcea). Il fatto che a O delle Porte di Ferro tale cultura è stata identificata a Băile Herculane, presso Lugoj e Moldovaveche, ci prova la sua diffusione anche nel Banato ove, insieme alla cultura Periam-Pecica, costituisce ...
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VĂRĂŞTI-BOIAN
E. Comsa
TI-BOIAN Località della Romania sud-orientale sulla riva del lago Boian in mezzo al quale, su un isolotto di circa 600 × 150 m denominato GrădiŞtea Ulmilor, si trova un notevole [...] sopra i resti della stazione Boian A è venuto in luce materiale caratteristico della quarta fase - della cultura con ceramica lineare. L'evoluzione delle tribù GiuleŞti della Moldavia ha continuato sul posto, contemporaneamente alla loro diffusione ...
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ACHELOO
M. T. Marabini Moevs
Figlio di Oceano e di Tetide, è la divinità del fiume omonimo, il maggiore della Grecia, che, sorgendo dalle pendici del Pindo in Epiro, scorre lungo il confine tra l'Acarnania [...] generico di acqua corrente, sta la probabile ragione delladiffusione del suo culto per tutta la Grecia. La lotta . Zeit., XLIII, 1885, c. 105 ss., tavv. 6-7; S. Bleecker Luce, Heracles and Achelous on a Kylix in Boston, in Amer. Journ. Arch., XXVII, ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...