GIOVANNICCIO (Ioannicio) da Ravenna
Luigi Andrea Berto
La sua data di nascita deve collocarsi all'incirca tra il 660 e il 670, poiché egli è definito adolescente durante il periodo di governo di Teodoro [...] da Agnello evidenzia, oltretutto, la scarsa diffusionedella cultura (e della lingua) greca nell'Esarcato.
G. non a Costantinopoli, dove in pochi giorni si pose a tal punto in luce per la sua sapienza che il sovrano lo annoverò tra i suoi primates ...
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CASACCIA, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 24 maggio 1830 da Giuseppe e da Susanna Ghio. Di umile condizione familiare, il C. esercitò per tutta la vita il mestiere di pescivendolo, affiancandogli [...] essere attivamente presente sin dal 1856 quando si mise in luce come uno degli elementi più decisi all'azione; il fatto che fece di lui il suo uomo di fiducia impiegandolo nella diffusionedella stampa di partito, nella raccolta di fondi e, più tardi ...
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CALZA BINI, Alberto
Alessandro Calza Bini
Figlio di Edoardo e di Corinna Bini, nacque a Roma il 7 dic. 1881. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1900, dal 1900 al 1927 svolse [...] Istituto nazionale di urbanistica (I.N.U.), e alla diffusionedella disciplina urbanistica in Italia dedicò molte energie, contribuendo alla impostazione perno della normativa urbanistica italiana e che, pur manchevole in molti punti alla lucedelle ...
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FONTANESI, Francesco
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 4 ott. 1751 da Giovanni e Chiara Prati. Compì i primi studi sotto la guida dello scenografo G. Bazzani e di P. Zanichelli, pittore di prospettiva; [...] un album (Raccolta di scene teatrali dei più celebri autori moderni, Bologna 1806) che contribuì alla diffusione del nuovo impiego dellaluce sulla scena.
Dalla collezione dei figli Saverio e Ignazio provengono i disegni del F. custoditi a Reggio ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Antonio Stoppani. Contribuì all’ingresso e diffusionedella paletnologia in territorio mantovano tramite i contatti ). Mise così ben in luce la sua idea di paletnologia, cogliendo al meglio l’origine e lo sviluppo della disciplina: nata dalle scienze ...
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LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] eseguita per la chiesa romana di S. Maria dellaLuce, nell'ambito degli interventi di decorazione voluti dai il tempio del Vero Gusto". La pittura del Settecento romano e la sua diffusione a Venezia e a Napoli… Atti…, Salerno-Ravello… 1997, a cura di ...
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FANTASTICI, Massimina
Valentina Coen
Nata a Firenze l'8 giugno 1789 da Giovanni, rinomato gioielliere, e da Fortunata Sulgher, livornese, improvvisatrice nota in Arcadia col nome di Temira Parasside, [...] dell'individuo e ne rispettasse la libertà, riconobbe la centralità della religione nel processo educativo e auspicò una diffusionedella romantico per le questioni educative.
Nel 1838 venne alla luce a Firenze la tragedia I Pargi, sui fatti di Parga ...
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POCCIANTI, Michele
Chiara Quaranta
POCCIANTI, Michele. – Nacque a Firenze nel 1536. A sette anni entrò fra i servi di Maria della sua città. Tra i suoi professori ebbe padre Zaccaria Faldossi, che fu [...] luce per la sua erudizione e per l’abilità retorica.
Licenziato maestro e addottoratosi in teologia all’Università di Firenze nel 1565, fu nominato reggente degli studi nel convento fiorentino della e per la diffusionedella religione cristiana. ...
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Storaro, Vittorio
Stefano Masi
Autore della fotografia, nato a Roma il 24 giugno 1940. È il maggior rappresentante di una scuola di pensiero che reclama dignità autoriale per il direttore della fotografia, [...] Un sogno lungo un giorno), costruito sulla centralità dellaluce nella folle notte di Las Vegas, nel della ricerca di S. sono il rapporto fra scrittura cinematografica tradizionale e nuove tecnologie (prima elettroniche, poi digitali); la diffusione ...
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DAMELE, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova nel 1811 da Andrea e da Rosa Gazola. Figura organizzativamente basilare del mazzinianesimo genovese per gli anni 1856-1870, ma intellettualmente di [...] ad una opera di raccolta di fondi e di diffusionedella stampa repubblicana che gli valse la riconoscenza del Mazzini, Indici dell'Edizione naz. degli scritti di G. Mazzini, II, 1, a cura di G. Macchia, ad nomen. Successivamente è venuta alla luce ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...