INFORMAZIONI, Trattamento ottico delle
Benedetto Daino
Vanno oggi sotto il nome di "trattamento ottico delle informazioni" le tecniche aventi per oggetto le operazioni che vengono compiute su fronti [...] Rayleigh), solo negli ultimi due decenni esse hanno trovato larga diffusione. A quest'ultimo sviluppo hanno contribuito, oltre ai lavori di fy) (si veda la [4]) dellaluce emergente dal piano focale anteriore della lente stessa, alla frequenza fx, fy ...
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FOTONUCLEARE, REAZIONE
Mario Mattioli
Introduzione. - Le r. f. appartengono a quella classe di processi nucleari in cui un fotone interagisce elettromagneticamente con un nucleo atomico. Il fotone, [...] di Planck ridotta e c la velocità dellaluce nel vuoto. Il quadrato della [1], grandezza scalare e perciò invariante [3]
in cui D=−Z2e2 (AMc2) è la cosiddetta ampiezza di diffusione, Z il numero di protoni, e la carica elettrica elementare, A il ...
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PARTONE
Silvano Petrarca
Lo studio dei processi di diffusione di alta energia avvalorò, alla fine degli anni Sessanta, l'idea che gli adroni (ossia tutte le particelle come il protone, il neutrone, [...] ν=E-E′, in cui c è la velocità dellaluce. È importante notare che, a fissata energia E del fascio, ci sono due variabili indipendenti: l'energia dell'elettrone uscente E′ e il suo angolo di diffusione ϑ; al posto di queste variabili si possono usare ...
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MÖSSBAUER, Rudolf
Ida Ortelli
Fisico, nato a Monaco di Baviera il 31 gennaio 1929. Addottoratosi in fisica al politecnico di Monaco, vi rimase come ricercatore; nel 1960 passò al politecnico della California, [...] fenomeni di risonanza, familiari per la notevole diffusione che hanno in sistemi fisici "classici", E²r/(2 mc2), dove m è la massa del nucleo e c la velocità dellaluce nel vuoto. Per tale effetto, detto "rinculo", si ha che i fotoni emessi hanno ...
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ISOTOPISMO (XIX, p. 656)
Emilio Segré
Le ricerche sull'isotopismo hanno compiuto negli ultimi anni sostanziali progressi; che, se non mutano le grandi linee di quanto si è precedentemente esposto, le [...] = mc2 (c velocità dellaluce). Dalla nostra reazione, misurato Q, possiamo quindi trovare una relazione tra le somme delle masse di ²1H + progressi; G. Hertz perfezionando i metodi di diffusione ha frazionato quantità relativamente grandi di neon e ...
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KASTLER, Alfred
Fisico, nato a Guebwiller, in Alsazia, il 3 maggio 1902. Conseguì il dottorato in fisica nel 1936 all'università di Bordeaux, dove insegnò dal 1938 al 1941, anno in cui assunse la cattedra [...] tra sottolivelli; lo studio della polarizzazione dellaluce riemessa dagli atomi nella successiva magnetici e spin nucleari, allo studio della struttura fina e iperfina, alle proprietà di coerenza delladiffusione di risonanza. Per "la scoperta ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] XXVIII), la diffusionedella stampa portò con sé anche progressi importanti, quali l'aumento della velocità di lettura nello anxü, egli suppone l'esistenza di una forte riflessione verticale dellaluce del Sole, ed è questa la ragione per cui la Luna ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] evento. Per meglio comprendere l'origine e la diffusionedelle faune quaternarie è utile esaminare brevemente i principali di resti di daino di Clacton, è stata messa in luce, tra le altre, una porzione di paleosuperficie interpretabile come una ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] un sostrato a un nonsostrato (V, 1-2).
Alla luce di questa dottrina è evidente l'incommensurabilità tra la fisica aristotelica , quasi tutto lo scibile allora posseduto.
Quanto alla diffusionedelle opere di Aristotele nel mondo greco, si tratta di ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] poco più di un'elaborazione, o delucidazione, delle teorie dellaluce e della visione proposte da Ibn al-Hayṯam nel De aspectibus, come dimostra, per esempio, la diffusione del modello di irradiazione dellaluce e del colore di Ibn al-Hayṯam. Secondo ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...