FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] umanisti - basti il nome di Pico della Mirandola -, egli diede alla diffusionedella lingua ebraica sia con l'insegnamento sia a stampa del frate, una traduzione latina del Salterio che vide la luce il 5 sett. 1515 a Venezia per i tipi di Peter ...
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BORGIA, Alessandro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Velletri il 6 nov. 1682 da Clemente Erminio e da Cecilia Carboni. Nel 1695 fu inviato a Roma presso lo zio Giovanni Paolo Borgia, canonico della cattedrale [...] Olanda egli invano sperò di eliminare con la diffusionedella bolla Unigenitus che aveva fatto ristampare a cardinale F. Fini e dal maestro del Sacro Palazzo poté vedere la luce, all'inizio del pontificato di Benedetto XIV. Di quest'ultimo papa il ...
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ALBERIONE, Giacomo
Gianfranco Maggi
Nacque nella campagna di Fossano (Cuneo) il 4 apr. 1884, in una famiglia di modestissimi fittavoli, da Michele e da Teresa Olocco.
Studiò dapprima nel seminario minore [...] svolgevano attività catechistica, ma soprattutto si impegnavano nella diffusionedella "buona stampa". Per sostenerlo con la preghiera, di idee avverse, vengono ora considerate in una luce assai diversa, e poste al servizio degli ideali ...
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AUREOLA
B. Brenk
Alone di luce, detto anche nimbo, che nell'iconografia cristiana circonda il capo di Cristo, della Vergine, dei santi, degli angeli.La spiegazione etimologica universalmente accettata [...] inteso non in senso materiale ma con riferimento alla valenza simbolica dellaluce.
Bibl.: E. Forcellini, Glossarium totius latinitatis, I, Padova tipologia di a. conobbe una vastissima diffusione nell'Italia altomedievale, come testimoniano per es ...
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CHIERICATO, Giovanni Maria
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Nacque a Padova l'8 sett. 1633 da Angelo e da Angela Dorigoni, in una famiglia di misere condizioni economiche, benché di origine comitale (un avo del C. si era trasferito [...] appare la citazione delle opere del cardinale Brancati di Lauria. Sempre a Padova nel 1693 videro la luce le Decisiones cleri pp. 124 s.); così non esita ad attribuire agli untori la diffusionedella peste di Milano (ibid., p. 260);così dà per certa ...
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FROMOND, Giovanni Francesco
Calogero Farinella
Secondo o terzogenito di Claudio e Anna Maria Carluzzi, nacque a Cremona il 17 sett. 1739. Obbedendo a una strategia messa a punto da generazioni - che [...] in cui illustrava ingegnose esperienze sulla rifrazione dellaluce ottenute incidendo un vetro con sottilissimi solchi che estero il F. si era lanciato in un'opera di diffusionedella cultura tecnico-scientifica - che aveva visto così apprezzata in ...
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FALCOIA, Tommaso
Massimo Bray
Nato a Napoli nel 1663 da una famiglia di umili origini, la vita del F. segue fedelmente un modello biografico comune a molti religiosi del sec. XVII. Entrato giovanissimo [...] la sua esistenza nell'accrescimento e nella diffusionedella compagnia religiosa. Talune scelte, diversi incontri che avvaloravano gli indizi di eresia e che portarono alla luce violenti contrasti tra rigorismo e lassismo. La polemica coinvolse ...
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GORLA, Carlo
Fausto Ruggeri
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Babila, il 14 giugno 1862, da Francesco, cuoco, e Antonietta Barzaghi.
Dopo aver frequentato il ginnasio nell'istituto dei figli di [...] nel 1879 da Leone XIII per lo studio e la diffusionedella filosofia tomistica, allora in aperto contrasto con le nuove rafforzare la pietà, soprattutto nei sacerdoti. Videro così la luce: Lo studio scientifico e bibliografico nell'ascetica del clero ...
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EGIDIO da Milano (al secolo Giovanni Savini)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Ambrogio, il 29 ag. 1836, da Carlo Savini e da Carolina Zerbi, di famiglia benestante e di civile [...] capillare di diffusionedella rivista. Alla fine i superiori diedero il loro consenso, anche se solo a titolo di prova. Cosi, il 15 genn. 1870, gli Annali francescani videro la luce presso l'editore S. Maiocchi, con una prima tiratura di ottocento ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Antonio Stoppani. Contribuì all’ingresso e diffusionedella paletnologia in territorio mantovano tramite i contatti ). Mise così ben in luce la sua idea di paletnologia, cogliendo al meglio l’origine e lo sviluppo della disciplina: nata dalle scienze ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...