ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] , non sono interessate a mettere in luce le componenti tecniche delle costruzioni, ma piuttosto il loro significato religioso di moduli geometrici nella progettazione. La diffusione in Occidente della prima traduzione latina di Euclide, intorno ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] imperiale. Alla luce dei ritrovamenti comportò l'inclusione nella cinta fortificata dell'area a E della cattedrale, nota dalle carte come Ortomagno E. Neri Lusanna, Miniatura umbra del Duecento: diffusione e influenza a Roma e nell'Italia meridionale, ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] Mār Ya'qūb a Nisibi) e trovò speciale diffusione nell'architettura musulmana di Spagna e dell'Africa del Nord. L'a. a tutto luce e carico, a una minore spinta sugli appoggi. Infatti, sebbene il problema della determinazione per via teorica della ...
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ESSEN
I. Voss
(Esnede, Asinde, Essinde, Essend, nei docc. medievali)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia, chiamata in antico sassone Asnidi (da asni o esni 'salariato giornaliero', [...] Werden acquistò quindi una posizione chiave nella diffusione del cristianesimo in Sassonia. Ai conflitti per 758 - si dovette il sorgere dell'Alte Burg a Werden, che, a quanto attestano gli scavi che hanno portato alla luce vasellame dei secc. 7° e ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] dell'uso delle campane per richiamare i fedeli alla preghiera, la costruzione di veri e propri c. divenne comune, sino alla generale diffusione alla luce una serie di rappresentazioni di chiese con torri su mosaici della Siria e della Giordania: ...
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] della quantità di terreno arabile da un uomo alla guida di un paio di buoi nel corso di un giorno di luce. . 379-420.
A. Petrucci, L'Onciale Romana. Origini, sviluppo e diffusione di una stilizzazione grafica altomedievale (sec. VI-IX), ivi, 12, 1971 ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] precoce diffusione del cristianesimo a G., non sono noti martiri locali e il primo vescovo della città di Saint-Hippolyte di Grand-Saconnex - che hanno riportato alla luce quattro tombe a camera in un piccolo mausoleo, successivamente affiancato da ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] Recenti scavi (1983) hanno riportato alla luce i resti della chiesa conventuale di S. Francesco, che della vita di questi, evidenti traduzioni di icone agiografiche, sono in rapporto con la coeva pittura rupestre e rientrano nell'area di diffusione ...
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CRACOVIA
J.K. Ostrowski
(polacco Kraków; ted. Krakau; Kopiec Krakusa nei docc. medievali)
Città della Polonia meridionale, situata sulla Vistola nella regione della Piccola Polonia, capitale del regno [...] Wawel hanno messo in luce diverse aree di insediamento: in quella orientale, la più elevata, sede della corte del principe, si , che ebbe poi notevole diffusione nella città. Le esperienze maturate nel cantiere della cattedrale si ritrovano nei grandi ...
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SALAMANCA
M. Silva Hermo
(lat. Salamantica)
Città della Spagna occidentale, nella regione di León, capoluogo dell'omonima provincia, S. sorge su una collina di roccia arenaria, attraversata dal fiume [...] , ma recenti lavori di restauro hanno riportato alla luce i muri delle gallerie est e sud. Emerge il portale che nell'accesso al chiostro della cattedrale. Questa chiesa, che costituisce un'evidente prova della rapida diffusione del culto di s. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...