Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] Rollinat, Rodenbach. 22. Beardsley, Wilde. 23. Diffusione del decadentismo anglo-francese. 24. Il decadentismo italiano del sorriso umano. È un movimento, è una luce che dalle labbra e dagli occhi della donna passa nel paese in un serpeggiamento di ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] averci dato il grande deposito della Taranto preellenica, raggiunge la sua massima diffusione, con le due varietà dauna talune fra le più importanti stipi di bronzetti venute finora alla luce. Quella da Caramanico (valle del Pescara) consta di più ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] Importante per l'evoluzione religiosa del paese fu la diffusionedell'eresia monofisita avvenuta all'epoca del patriarca Dioscoro ( tempo o rimosse dagli egittologi per rimettere in luce gli strati di decorazione sottostanti. Costituisce un'eccezione ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] degli anni 1846-1855 che portano non poca luce sulla formazione morale dell'artista.
Erano, questi amici, Costantino Mosti, è dato scrivere un profilo di lui senza un minimo di diffusione sull'argomento, vuoi per l'intrinsechezza che legò il pittore ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] , nella sua forma disomogenea. A Magdeburgo videro la luce il monumento funebre dell'arcivescovo Friedrich von Wettin (m. nel 1152) nel quindi fusi e montati con grande precisione; la loro diffusione fu notevole anche in Italia e in Portogallo. Dinant ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] per la loro collocazione risultavano protetti dalla polvere e dalla luce, dimostrano che alcune coperte oggi grigiastre erano in origine tinte 121, fig. 5). La l. della Walters Art Gall. attesta anche la diffusione di una tipologia che ebbe un ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] 1912), tesa a recuperare l'aspetto tardoromanico della chiesa, portò alla luce la cripta anulare posta sotto la zona Serra, 1972, p. 75; M.G. Bonelli, 1995). La diffusione massiccia del capitello a crochets testimonia a V. l'avvenuta penetrazione di ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] e mosaici in Israele attestano, per l'epoca tardoantica, l'ampia diffusione in ambiente giudaico di un'arte di contenuto biblico. A questo proposito si può menzionare il mosaico pavimentale della sinagoga di Beth Alpha (Israele), del sec. 6°, con la ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] visibili nel sottotetto. Scavi recenti hanno messo in luce le fondazioni della chiesa di S. Benedetto, dipendente dal monastero di SS. Faustino e Giovita: i primi centri di diffusione e l'apporto della monetazione bresciana, in Studi in onore di L. ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] ; la diffusione di questo tipo di imbarcazione ne dimostra inoltre le sue qualità tecniche.Lo sviluppo delle arti decorative , getta luce su una società florida che aveva buoni contatti commerciali. Ritrovamenti di questo periodo a Ribe e, dell'800 ca ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...