FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] del tessuto interstiziale e delle cavità sierose; mise in luce il potere assorbente delle sierose; individuò l'esistenza nel 1837, che sosteneva la diffusione di una medicina meno invasiva e più rispettosa dell'individuo.
Il periodo palermitano fu ...
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FEDERIGO, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Venezia il 17 apr. 1769 da Antonio, avvocato di origine friulana, e da Angela Gozzi, sorella del conte Carlo. All'età di 14 anni fu indirizzato dal padre al [...] , mettendo in luce un non comune intuito clinico.
Il F., che si era imposto nei primi anni dell'Ottocento anche per avversario del brownianismo.
Il brownianismo, dottrina che ebbe larga diffusione e momenti di floridezza pure in Padova (così chiamata ...
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BERTOLOTTI, Mario
Maria Chiara Bossi
Nato a Torino il 7 luglio 1876 da Eugenio e da Adelina Battilana, vi conseguì nel luglio 1901 la laurea in medicina e chirurgia. Il mese successivo si sposò, e nell'autunno [...] individuale alla lucedelle moderne leggi della biologia, per lo stile erudito e brillante ottenne un premio dell'Accademia d note cliniche: ciò fu particolarmente utile ai fini delladiffusione di lavori. volti al medico generico rendendo operante ...
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LORENZI, Lorenzo
Margherita Palumbo
Nacque a Firenze tra il 1459 e il 1460 da ser Piero di ser Antonio (si ignora il nome della madre). Iniziati gli studi a Firenze, nel 1476 era scolaro presso lo Studio [...] 160-163), restano cinque versioni. Il 16 ott. 1494 videro la luce a Firenze, presso A. Miscomini, gli Aphorismi di Ippocrate con il delle In Hippocratis praedictiones (Firenze 1508) e dei De differentiis febrium (Parigi 1512). Minore diffusione ...
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LONGO, Giovanni Bernardino
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli intorno al 1528 dallo speziale Giovanni Vincenzo. Allievo dello Studio cittadino, tra il 1548 e il 1549 fu nominato, dopo aver conseguito [...] eredi.
Vide invece la luce la De cometis disputatio ( Il trattato conobbe una certa diffusione, come attesta la traduzione francese 87, 216 s.; N. Cortese, L'età spagnuola, in Storia dell'Università di Napoli, Napoli 1924, pp. 222, 255, 326 s.; ...
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MANCA, Gregorio
Mario Crespi
Nato a Tramatza, presso Oristano, il 2 maggio 1867 da Salvatore e da Teresa Enna, studiò dapprima a Oristano, poi a Cagliari, ove, completati gli studi ginnasiali e liceali, [...] [1901], pp. 49-80, 320-385; Il decorso dell'inanizione assoluta nel Gongylus ocellatus alla luce diffusa e nell'oscurità, in Studi sassaresi, III [1903 nella ricerca, ebbe anche a cuore la diffusione degli aggiornamenti scientifici cosicché, nel 1901, ...
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GHERARDINI, Michele
Alessandro Porro
Nacque l'8 luglio 1752 da Federico e da Rosa Isella a Milano, ove nel ginnasio S. Alessandro completò i primi studi. Intrapresi quelli medici a Bologna, li concluse [...] annettevano grande importanza all'eccessiva esposizione alla luce solare nella genesi delle lesioni cutanee caratteristiche della malattia o alle condizioni igienico-ambientali in grado di favorirne la diffusione per contagio; indicando invece in un ...
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CARINA, Alessandro
Bruno Cherubini
Nacque a Firenze il 1ºluglio 1808 da Ferdinando, impiegato presso la corte borbonica del cessato Regno d'Etruria, e da Dionisia Orlandini. Successivamente la famiglia [...] . L'opera, anche se troppo appesantita dalla eccessiva prolissità, ebbe larga diffusione e contribuì a richiamare l'attenzione degli organi governativi sui problemi delle terme, la cui clientela andava sempre più assottigliandosi con grave danno per ...
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DE GIAXA (De Giasca), Vincenzo
*
Nato a Zara il 17 luglio 1848 da Girolamo e Vincenza Bettini, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Vienna nel 1870.
Nominato protomedico di Trieste, [...] 'etiologia della pellagra.
Questa malattia, per la gravità delle manifestazioni e per la notevole diffusione, coincidente tossiche formatesi nel granturco avariato, sembrano, alla lucedelle attuali conoscenze, non prive di una geniale intuizione ...
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CHIOCCO, Andrea
Carlo Colombero
Nacque a Verona nel 1562 da Gabriele, cancelliere del magistrato della, Sanità, e da Maddalena Boccalini, sorella di Pietro, medico di fama.
Già dall'adolescenza fu allievo [...] argomento araldico, Discorso sulla natura delle imprese, fu pubblicato a Verona nel anni dopo diede alla luce a Venezia un Commentarius 1950, p. 150; G. Zanier, Ricerche sulla diffusione e fortuna del "De incantationibus" di Pomponazzi, Firenze 1975 ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...