Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] assai attenta e vivace. Il fermento delle idee era misurabile nella diffusione di alcune riviste italiane e internazionali voluta dalla Cei tra il 1964 e il 1965, che mise in luce forti differenze di opinione e contrasti: F. Sportelli, La conferenza, ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] diffusionedelle reliquie stesse, soprattutto delle spine della Corona di spine ma anche dei frammenti della croce74 cfr. anche Procopio di Cesarea, Santa Sofia di Costantinopoli. Un tempio di luce, a cura di P. Cesaretti, M.L. Fobelli, Milano 2011. ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] la luna e le stagioni. Ridestate alla luce improvvisa, le oscure creature della notte emergono dalla terra: un serpente lecca alla religione politica romana – che nei secoli della loro diffusione gode di buona salute –, ne costituiscono un ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] e centrale
Un’altra causa, forse la più grave, della non diffusione del culto di Costantino a Roma è da collegare alla lunga Sassari ha riportato alla luce nella zona di Iscrocca, dove era situata una scolta dell’esercito imperiale, numerosissimi ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] esiste").In senso lato, i temi pittorici delle iniziali istoriate dei s. mettono in luce una diversità di approcci, in cui la 14° (Londra, BL, Egert. 3277). Con la crescente diffusione del culto della Vergine, alla fine del sec. 14° i libri d'ore ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] diffusione del week end, soprattutto al Nord. Avanza in Italia un cattolicesimo di nome46. Il rapporto della cammino della Chiesa in Italia dopo il concilio. Contributo al discernimento teologico-pastorale alla luce del vangelo della riconciliazione ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] Moniteur de Rome», a «Il Conservatore» – vedono per giunta la luce solo dopo la morte, nel febbraio 1878, di Pio IX.
Per viene definitivamente soppressa a causa della decisione della gerarchia di favorire la diffusione, soprattutto nel Centro-Sud, ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] occasione di diffusione e discussione di tematiche che sarebbero state al centro dell’attenzione della Chiesa negli anni morale da essi professata» e che intendevano «gettare la luce dei loro valori sulla realtà del tempo», ritenendo comunque ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] , vi fu la parrocchia come baluardo della famiglia contadina e artigiana e dell’unità religiosa della società rurale, non ancora investita dall’effetto dirompente dell’industria, eppure segnata dalla diffusione del lavoro a domicilio a prevalenza ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] periodo della propria vita, veniva dal suo vescovo messo in rapporto con una diocesi di un paese a scarsa diffusione del sul periodo: La sollecitudine ecclesiale di Pio XI. Alla lucedelle nuove fonti archivistiche, a cura di C. Semeraro, Città ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...