Poeta greco della commedia nuova (Sinope 360a. C. circa - Smirne 280 a. C. circa), vissuto a lungo ad Atene. Scrisse 100 commedie, ma ne abbiamo solo frammenti. Una idea della sua arte possono darla le [...] commedie di Plauto Casina, adattamento dei Κληρούμενοι ("Quelli che tirano a sorte"), e Rudens, derivata da un'altra commedia sconosciuta di Difilo. Predilesse temi mitologici e curò l'intreccio più dello studio dei caratteri. ...
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DIFILO di Sinope (Δίϕιλος)
G. Sena Chiesa
Poeta e commediografo greco della Commedia Nuova. Nato a Sinope sul Mar Nero (Ponto), morì intorno al 289 a. C.
D. può essere forse identificato con un busto [...] , i lineamenti assai nobili, ma non greci, permettono appunto di avvalorare l'ipotesi che propone di riconoscervi un ritratto di Difilo.
Bibl.: K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, p. 113 s. con bibl ...
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Figlio di Difilo, cittadino ateniese che dedicò sull'Acropoli il proprio ritratto, statua a lato del cavallo, per ricordare il suo passaggio dalla classe dei salariati (ϑῆτες) a quella dei cavalieri. Aristotele [...] (Ath. Pol., 7) ricorda il monumento come esistente e ne trascrive l'epigrafe in versi, dicendo antico il dedicante. Le due statue dovrebbero perciò datarsi nel sec. V, dopo la devastazione persiana del ...
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Poeta comico greco, della commedia "nuova", fratello di Difilo, attivo nella prima metà del 3º sec. a. C.; alle Lenee del 288 a. C. vinse il 2º premio con il Νεκρός ("Il morto") e il 3º con il Μαινόμενος [...] ("L'impazzito"). Se ne hanno pochi frammenti ...
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("La commedia del baule") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), ultima di quelle dette varroniane, derivata forse da Difilo, della quale ci sono giunti solo frammenti. L'argomento [...] è affine a quello del Rudens ...
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Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), composta probabilmente nel 184 a.C. È una palliata comicissima e licenziosa tratta da una commedia di Difilo, i Clerùmenoi; deriva [...] il titolo dal nome di un personaggio, Casina, la fanciulla del caso (casus), che non compare mai sulla scena.
Casina è una trovatella delle cui grazie si invaghiscono un giovane, Eutinico, ma anche il ...
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(I fratelli) Commedia del poeta comico latino P. Terenzio Afro (2° sec. a.C.). Ultima delle sei commedie di Terenzio desunta dalla omonima ᾿Αδελϕοί di Menandro (e con una scena tradotta dai Συναποθνήσκοντες [...] di Difilo) e rappresentata, secondo la cronologia tradizionale, nel 160 a. C. Suo motivo ispiratore è il fatale contrasto fra vecchia e nuova generazione. ...
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("La gomena") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), già ritenuta l'ultima da lui composta, è stata poi datata al 189 a.C., anche se alcuni portano la sua cronologia [...] alla fine del III sec. a.C.; è ripresa da una commedia di Difilo e sul modello di questa è introdotto, unico esempio in tutto il teatro plautino, un intermezzo corale, in settenari giambici, di pescatori che cantano la loro misera vita di stenti. ...
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. Verso asinarteto (Eupoli, da cui trae il nome, l'usò forse per primo) usato principalmente nella parabasi della commedia greca e nel dramma satiresco. È formato dalla congiunzione di un gliconeo terzo [...] delle Nuvole di Aristofane (vv. 518-62), dove si nota già incipiente la fusione dei due membri, che si accentuerà ancora in Difilo e Menandro.
Bibl.: F. Zambaldi, Metr. gr. e lat., Torino 1882, p. 412; C. Hammer e H. Gleditsch, Rhet. u. Metrik d ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] distemperi una scena in più scene riuscendo a una certa disorganicità che forse fu anche in poeti della commedia greca, in Difilo a esempio, ma non certo così palese come appare in Plauto attraverso la deficienza dei mezzi tecnici.
Comunque sia, la ...
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difilare
v. tr. e intr. [der. di fila (come intr., aus. essere)], ant. – Rivolgere direttamente e rapidamente verso un oggetto; più com. l’intr. pron. difilarsi, muoversi direttamente ecc.: Si difilava a lui come il falcone (Pulci). ◆ Part....
difilato
agg. [propr., part. pass. di difilare]. – Rapido, dritto dritto; è d’uso com., per lo più con funzione avverbiale, nelle locuz. andare, venire d., andare, venire diritto e celermente: mi venne incontro d.; andarono difilati a casa...