Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] in silice, una parte dell’a. resta indisciolta sotto forma di silicoalluminato sodico. In questo caso conviene effettuare la digestione in autoclave a temperature più basse e per tempi molto brevi, sottoponendo poi i fanghi rossi così ottenuti, ancor ...
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titanio Elemento chimico di transizione, di simbolo Ti, peso atomico 47,88, numero atomico 22, appartenente al gruppo IV A del sistema periodico, di cui sono noti gli isotopi stabili 4822Ti (74%), 4622Ti, [...] impuro, e dall’ilmenite, che è un titanato di ferro, di composizione variabile. Quest’ultima viene di norma sottoposta a digestione con acido solforico in modo da solubilizzare sia il ferro sia il t. sotto forma di solfati; l’operazione può essere ...
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Elemento chimico del gruppo degli alogeni, scoperto da K. W. Scheele nel 1774 e isolato da H. Davy nel 1810; simbolo Cl, numero atomico 17, peso atomico 35,457; sono noti due isotopi stabili 3517Cl e 317Cl [...] sudorazione, uno dei meccanismi della termoregolazione, e, come acido cloridrico nello stomaco, alla sterilizzazione e alla digestione gastrica degli alimenti.
Composti
Acido clorico (HClO3) Si prepara trattando una soluzione di clorato di bario ...
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Scienza indiana: periodo classico. Alchimia e tecniche chimiche
David G. White
Bidare V. Subbarayappa
Alchimia e tecniche chimiche
L'alchimia indiana
di David G. White
Nell'Asia meridionale l'alchimia [...] ; (11) garbhadruti; e (12) bāhyadruti ‒ non sono che fasi di un singolo processo continuo, il quale culmina nella 'digestione' o 'assimilazione' di metalli nel mercurio, ossia (13) jāraṇa. Queste fasi iniziano con la misura (māna) di una quantità ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] la d.; per es., hanno ali e piume i semi a d. anemocora (a opera del vento), rivestimenti resistenti alla digestione quelli dispersi con le deiezioni animali, uncini o spine quelli dispersi dal movimento attivo degli animali sui quali si attaccano ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] da citare:
Pepsina (XXVI, p. 713) del succo gastrico, usata oltre che a scopi terapeutici (per attivare la digestione) per preparare idrolizzati proteici, per idrolizzare la gelatina dei film e delle lastre fotografiche onde consentire il ricupero ...
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acidi e basi
Lucilla Ruffilli
Sostanze inseparabili che si neutralizzano reciprocamente
Gli acidi e le basi sono classi di composti chimici con un comportamento caratteristico: le basi neutralizzano [...] gastrici dello stomaco sono molto acidi: il pH deve essere compreso tra 1,2 e 3,0 per permettere la digestione del cibo. Malgrado questo lo stomaco non viene corroso dai propri succhi perché possiede un efficace sistema di protezione della mucosa ...
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Elemento chimico, di simbolo U, peso atomico 238,03, numero atomico 92; fa parte della serie degli attinidi e venne scoperto nel 1789 da M.H. Klaproth nella pechblenda. Rappresenta il più importante combustibile [...] . per gli usi nucleari si procede a un’altra purificazione per estrazione con solvente dalla soluzione nitrica, ottenuta per digestione dei concentrati in acido nitrico. L’u. passa in soluzione come nitrato di uranile, estratto con tributilfosfato in ...
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Comprende tutti gli approcci molecolari alla biologia: composizione e trasformazioni molecolari negli organismi, basi molecolari del rifornimento di energia per l'attività cellulare (fotosintesi, fosforilazione [...] sono gli studi di H. de Saussure sulla fotosintesi e la fissazione di anidride carbonica nelle piante, e quelli sulla digestione di L. Spallanzani, R. de Réaumur, W. Beaumont e C. Bernard. Una delle conclusioni più importanti che si delineò in ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] di virus.
Per l'allestimento delle colture, si opera il distacco delle cellule dal tessuto di provenienza per mezzo della digestione con tripsina delle strutture interstiziali. Le cellule, libere le une dalle altre, si muovono nel liquido di coltura ...
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digestione
digestióne s. f. [dal lat. digestio -onis, der. di digerĕre (v. digerire), part. pass. digestus]. – 1. In fisiologia, l’insieme dei processi meccanici e chimici (masticazione e insalivazione, imbibizione di succo gastrico e pancreatico,...
caloria negativa loc. s.le f. Secondo teorie dietetiche controverse molto diffuse, la caloria che introdotta nell’organismo attiverebbe la digestione facendo bruciare più dell'apporto calorico del cibo ingerito. | Usato in partic. nella loc....