Giurista (n. Pallau, Tourenne - m. Parigi 1619 o 1620). Avvocato al parlamento di Parigi, dove acquistò gran fama. Lasciò varie opere, fra cui note ai primi libri del Digesto e del Codice. Tra le opere: [...] De falsa regni Yvetoti narratione, ecc. (1615); Observationes in XXV priores libros Digestorum et in IV priores libros Codicis ad usum fori gallici (1616); Feriae forenses et elogia illustrium togatorum ...
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Giurista (Prato 1855 - Pisa 1929), prof. nelle univ. di Urbino, Macerata, Siena, Torino e Pisa, dove successe a F. Serafini (1897). Fissò, per la ricerca delle interpolazioni nel Digesto, il criterio cosiddetto [...] legislativo, che fa ascrivere ai compilatori le sentenze disseminate nei frammenti dei giureconsulti romani formulate con lo ius maiestaticum. Tra le opere: Sulla istituzione di erede nel diritto romano ...
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PEPONE
Berardo Pio
(Pepo). – Nato nella prima metà dell’XI secolo, presumibilmente in area toscana, Pepone fu un giurista di una certa importanza verso la fine del medesimo secolo, quando la riscoperta [...] con certezza il ruolo e l’importanza di Pepone. Una svogliata e laconica glossa di Azzone, apposta a un frammento del Digesto e databile ai primi decenni del XIII secolo, lo paragona a Tiberio Coruncanio che, secondo la tradizione romana, per primo ...
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Denominazione con cui, dall’età medievale in poi, si indica la grande compilazione giustinianea del diritto romano, opera di capitale importanza per la scienza giuridica di ogni tempo. Esso oggi si presenta [...] obiettivo fu raggiunto con sorprendente rapidità, tanto che già alla fine del 533 Giustiniano poteva ufficialmente pubblicare il Digesto (detto anche Pandectae): diviso in 50 libri, a loro volta ripartiti in titoli e frammenti, esso contiene passaggi ...
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Autore di un'opera, di carattere più filologico che giuridico, De significatione verborum quae ad ius civile pertinent, di cui ci restano varî frammenti riportati da altri scrittori (uno dal Digesto). [...] È incerto se fosse giureconsulto o grammatico; visse probabilmente tra la fine della Repubblica e gli inizî dell'Impero ...
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Testi di diritto, che formavano oggetto di studio e di insegnamento come fonti della legalis sapientia, nelle scuole civilistiche all’epoca del diritto comune. Essi sono: i 50 libri del Digesto, i 4 delle [...] Istituzioni, i 12 del Codice e le 9 collationes dell’Autentico, che costituivano la materia romanistica; inoltre la Lombarda e i Libri feudorum ...
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Giurista (m. 1304). Insegnò diritto a Bologna fino alla morte, avendo fra i suoi discepoli anche Cino da Pistoia. La sua migliore opera è costituita dalle Quaestiones. Scrisse inoltre glosse al Digesto [...] e al Codice che non ci sono pervenute, e un breve trattato De consiliis habendis, edito nei Consilia di Bartolo, e rivolto alla collaborazione tra giudici e giureconsulti ...
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Giureconsulto, così chiamato dal suo luogo di nascita. Insegnò diritto all'università di Modena dal 1211 al 1240. Sappiamo che scrisse letture al Codice e al Digesto; ma di lui non ci restano che alcune [...] glosse (al Dig. novum nel manoscritto Par. 4458) e un trattato Consiliorum habendorum ...
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STELLIONATO
Edoardo Volterra
. Il termine proviene da stellio, parola che indica una specie di rettile dalla pelle variegata che muta facilmente colore. Il significato giuridico del termine, usato [...] solo nel Digesto e nel Codice giustinianeo, è alquanto discusso. L'opinione dominante ritiene che lo stellionatus, sorto per opera della giurisprudenza, servisse nel diritto classico come mezzo sussidiario per reprimere gli atti dolosi non riassunti ...
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Giureconsulto (m. Padova 1358), noto anche come Raniero da Forlì. Insegnò diritto a Bologna (dal 1319 o 1320), a Pisa (dal 1338) e a Padova (dal 1344). Si hanno di lui: Lecturae al Digesto e al Codice; [...] un trattato De substitutionibus; repetitiones e consilia numerosi, in cui l'applicazione del nuovo metodo scolastico al diritto è più accentuata. A questo metodo dedicò una Summa super modo arguendi ...
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digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....