Discepolo di Mālik ibn Anas, caposcuola del rito o sistema malikita (n. 746 o 749 - m. Il Cairo 806); trasmise al compilatore Saḥnūn le opinioni espresse dal maestro su una quantità di punti del rituale [...] e del diritto materiale raccolto da Saḥnūn nel fondamentale trattato della Mudawwana ("Il digesto" ). ...
Leggi Tutto
Giurista (Lucenay, Borbonese, 1250 circa - Parigi 1308); con Iacopo da Révigny, di cui fu discepolo, rinnovò la scienza civilistica, introducendo il metodo dialettico, mutuato dalla Scolastica. Insegnò [...] Orléans. Fu vescovo di Auxerre (1306) poi, cancelliere di Francia, si occupò a Parigi della pubblica amministrazione. Lasciò commentarî al Digesto, al Codice e alle Istituzioni. Fu suo discepolo Cino da Pistoia, che importò il nuovo metodo in Italia. ...
Leggi Tutto
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] potere e il sistema che ne consente la realizzazione.
Filosofia del dirittoDefinizione. -
Secondo la definizione data da Ulpiano nel Digesto, la g. è principio e virtù morale che consiste nel dare a ciascuno il suo (suum cuique tribuere). Tale ...
Leggi Tutto
Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] , De testibus, De oblationibus; suo figlio Bartolomeo (Siena 1436 - ivi 1507), lasciò ripetizioni, consulti e commentari al Digesto; Mariano il Giovane (Siena 1482 - Bologna 1556), figlio di Bartolomeo, ebbe fama di grande avvocato, scrisse un ...
Leggi Tutto
COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] dei suoi interessi giuridici è un atto del 7 sett. 1269 con cui si ratificò l'acquisto di un codice del Digesto con le note di Accursio, da lui compiuto per una somma piuttosto ingente; un accenno autobiografico sulle sue esperienze alla scuola ...
Leggi Tutto
LUDOVISI, Ludovico
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1415 da Verzuso di Paolo e da Antonia di Pasio Fantuzzi. Ebbe alcuni fratelli maggiori, tra i quali Nicolò, e due sorelle, Uliana e Giovanna, [...] Pio II e Paolo II, a cura di M. Ansani, Milano 1994, pp. 182, 239; H. de Marsiliis, Grimana( Lectura super titulo Digesti De questionibus(, Venetiis 1526, pp. 39a, 82; G.N. Pasquali Alidosi, Li dottori bolognesi(, Bologna 1616, p. 157; I.B. Cantalmai ...
Leggi Tutto
POGGI, Giovanni
Riccardo Parmeggiani
POGGI, Giovanni. – Nacque a Bologna, all’inizio del Quattrocento; era figlio di Battista, appartenente alla famiglia dal Poggio (cognome poi assestatosi nella tradizione [...] entrambi i collegi, svolse attività di docenza dal 1433 al 1445, dedicandosi principalmente all’insegnamento del Digesto nuovo.
Alla carriera accademica, che gli garantì notevole fama e sostanziose entrate, affiancò tardivamente quella ecclesiastica ...
Leggi Tutto
Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] divenne assai esperto, tanto che si era supposta una sua identificazione con l'omonimo giurista di cui si hanno frammenti nel Digesto. T. fu anche probabilmente a Roma (ma si ignora quando e quante volte). La conversione al cristianesimo fu rapida e ...
Leggi Tutto
GISMONDI, Pietro
Vittorio Parlato
Nacque a Roma il 2 dic. 1913 da Antonio, magistrato, e da Vetulia Balducci.
Allievo di A.C. Jemolo, con cui si laureò in giurisprudenza all'Università di Roma e poi [...] i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose in genere (si veda la sua voce Proselitismo per il Novo Digesto italiano, Torino 1940), dovesse essere studiato come fenomeno giuridico connesso intimamente con la storia che è la naturale matrice ...
Leggi Tutto
Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] tedesca a K.E.F. Rosshirt. In realtà, l’idea era già presente nel De officis di Cicerone e fu accolta nel Digesto, nonché nel diritto comune tedesco.
Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui, più ...
Leggi Tutto
digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....