L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] , a promuovere il sistema dei prestiti per acquisire l'entrata in maggior consiglio, il seggio in senato, perfino la dignità procuratoria, seconda in prestigio al solo dogado. Ancora: alla vigilia della guerra di Candia, nel 1636, venne decisa l ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] questo motivo tanto più prezioso e conveniente dal punto di vista dell'imprenditore) del lavoro femminile. La minore "dignità" della donna rispetto al maschio, riconosciuta anche dalla teoria giuridica dell'epoca (63), non ne escludeva l'impiego ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] . Vi fu, poi, il crollo dei Monferrato: e anche di questo i Savoia si giovarono. Venne Enrico VII, e i Savoia ne ebbero dignità e uffici: compresa la nomina di Luigi a senatore di Roma nel 1311, con il compito di preparare la via a Enrico verso l ...
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dignita
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal...
dignitoso
dignitóso agg. [dal lat. tardo dignitosus, der. di dignĭtas «dignità»]. – Di persona che ha il sentimento della propria dignità e agisce in modo da serbare questa intatta: O dignitosa coscïenza e netta (Dante). Di aspetto, che mostra...