L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] . La capacità di infiammarsi è, infatti, superiore per le foglie rispetto ai rami o ai tronchi, che hanno maggiore dimensione; la presenza di cere, terpeni o grassi, che hanno un notevole potere calorifico, facilita la combustione, mentre la presenza ...
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Scienza greco-romana. Meccanica
Gianni Micheli
Meccanica
L’origine della meccanica antica è tradizionalmente associata al nome di Archita di Taranto. Diogene Laerzio afferma infatti che Archita fu il [...] ciascuna un foro e sagomate a forma di romboide, per poter ampliare l’angolo di inclinazione dei bracci dell’arco. Le dimensioni e il peso dei proietti delle catapulte a torsione erano maggiori di quelle non a torsione, per cui la diostra era mossa ...
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Atmosfera, chimica della
John H. Seinfeld
Sommario: 1. Storia ed evoluzione dell'atmosfera terrestre. 2. Gli strati dell'atmosfera. 3. Tempo di permanenza (tempo di vita) dei composti atmosferici. a) [...] goccia e quella a cui il calore se ne allontana. La velocità di crescita è estremamente rapida per una goccia di piccole dimensioni, ma diminuisce al crescere della goccia. Per esempio, un nucleo di sale del diametro di 1 µmm a una temperatura di 274 ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] a suo avviso, una congettura non verificabile: "Possiamo immaginare di poter determinare la forma delle stelle, le loro distanze, dimensioni e movimenti, mentre non c'è alcun metodo che ci consentirà mai di esaminare la loro composizione chimica, la ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] λI−T. Se lo spazio è B={0}, allora σ(T) è vuoto e quindi il risolvente ρ(T) è l’intero piano complesso. Se B è di dimensione finita, lo s. è un insieme finito. Se T è un operatore lineare limitato, e B≠{0}, lo s. σ(T) è non vuoto, chiuso e limitato ...
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SEMICONDUTTORI (App. III, 11, p. 692)
Mario Tosi
Portatori caldi e oscillazioni di Gunn. - Deviazioni dalla linearità nella relazione corrente-tensione si presentano nei s. in varie circostanze. In particolare, [...] ottico non sembra influenzato dalla presenza di tali stati (si pensi alla trasparenza del vetro).
Per i vantaggi di dimensione e di costo rispetto a cristalli singoli, si prevedono applicazioni importanti dei s. amorfi nel campo dei dispositivi ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] in una tavola con un piccolo foro, attraverso il quale passava la luce che poi cadeva su uno schermo. Calcolando le dimensioni della Luna durante un'eclissi solare, scoprì che esse risultavano notevolmente inferiori (20% in meno) rispetto a quando la ...
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Misura
Pietro Dominici
Il termine misura indica il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra della stessa specie assunta come unità, [...] corpo umano come termine di riferimento per qualificare le cose come 'alte' o 'basse' oppure 'corte' o 'lunghe', in rapporto alla dimensione lineare del corpo nella posizione, rispettivamente, eretta oppure distesa in orizzontale. Poiché però tale ...
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critico
crìtico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. criticus, dal gr. kritikós "inerente al giudicare"] [LSF] Qualifica attribuita al valore di una determinata grandezza quando esso sia un valore limite, [...] a V ma con fluttuazioni proporzionali a V1/2V(2-η)/2d, ove η è un esponente c. (v. sopra) e d è la dimensione dello spazio (d=3, di solito): v. fenomeni critici: II 548 f. ◆ [ALG] Punto c. non degenere: v. punti critici, teoria dei: IV 631 ...
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Strumento atto a dare immagini ingrandite di oggetti molto piccoli.
Cenni storici
La storia del m. semplice, ossia della lente d’ingrandimento, coincide con la storia delle lenti ottiche in generale; [...] del 17° sec.). È infatti sicuro che i primi m. composti furono dei telescopi, prima normali poi di dimensioni ridotte, nei quali la possibilità di osservare ingranditi oggetti vicinissimi si otteneva spostando convenientemente l’oculare rispetto all ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, altezza o profondità): le d. di...