Genere (Gigantopithecus) di Mammifero Primate, fossile del Pliocene-Pleistocene medio dell’India e della Cina meridionale, caratterizzato da grandi molari ipsodonti, incisivi e canini relativamente ridotti; [...] probabilmente erbivoro. Ritenuto da molti paleoantropologi un Ominide di dimensioni gigantesche (oltre 3 m di altezza), secondo altri era un Pongide relativamente piccolo. ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] o forse a più mutazioni radicali, e tra questi c'è anche la recente evoluzione dell'uomo. L'incremento relativo delle dimensioni cerebrali nell'arco di 5 milioni di anni, o la sua estesa funzione cognitiva, potrebbero essere dovuti soltanto a uno o ...
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Batterio b. Denominazione usata per indicare i batteri inclusi nel genere Pasteurella, per la loro tendenza ad assumere più intensamente il colore ai poli.
Cellule b. Cellule nervose provviste di due prolungamenti [...] aventi pressappoco le stesse dimensioni. Sono di questo tipo alcune cellule dei gangli nervosi, in particolare quelle che, insieme con le cellule orizzontali e le cellule amacrine, costituiscono il 5° strato (strato dei granuli interni) della retina ...
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In biologia, stadio evolutivo finale del linfocito B attivato, in cui la cellula si è specializzata a sintetizzare e secernere grandi quantità di un solo tipo di immunoglobulina. La cellula a questo stadio [...] è di dimensioni piuttosto grandi, generalmente ovoidale con nucleo piccolo e in posizione eccentrica.
Plasmocitosi è l’abnorme aumento del numero di plasmacellule. Si distingue una forma midollare e una periferica: la prima si ha quando, come nel ...
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Cellula capostipite della serie piastrinica, derivante dalla cellula staminale, voluminosa, con nucleo nucleolato tondeggiante o polimorfo. I m. si osservano nel midollo osseo, se sono in circolo hanno [...] significato patologico. Megacariocito Cellula della serie piastrinica di notevoli dimensioni (diametro fino a 100 μm), che deriva dal m. e dà origine alle piastrine. Il nucleo è plurilobato e il citoplasma è basofilo negli elementi meno maturi ( ...
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Famiglia di Batteri del phylum Firmicutes, di forma bastoncellare, sporigeni, con flagelli, se esistono, peritrichi.
Il genere Bacillus comprende specie aerobie o microaerofile, diffuse e presenti, sotto [...] forma di spore, nel terreno e nella polvere. Bastoncelli gram-positivi, con dimensioni variabili. ...
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Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri [...] dell’uomo sull’uomo, avendo come orizzonte di riferimento la persona umana integralmente considerata, in tutte le sue dimensioni: fisiche, psichiche e spirituali. Il metodo proprio della b. è, dunque, quello della filosofia morale, che razionalmente ...
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Selezione sessuale
Malte Andersson
(Department of Zoology, University of Goteborg, Goteborg, Svezia)
La selezione sessuale deriva dalla competizione per il partner e influisce profondamente, dal punto [...] femmine in genere favoriscono lo sviluppo dapprima del sesso femminile, cambiando verso il sesso maschile quando l'individuo aumenta di dimensioni, come avviene in alcuni pesci. Nei casi in cui la competizione tra i maschi e il vantaggio di avere una ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] dei fattori che li determinano. Non ha, tuttavia, dato – né avrebbe potuto – alcuna notizia sulla natura di questi fattori (dimensioni, struttura chimica e modo di funzionare), né sui motivi per i quali certi alleli si comportano da dominanti, altri ...
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SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] essersi evoluti per accelerare il momento del parto minimizzando, quindi, i rischi associati al progressivo incremento delle dimensioni corporee del feto.
Alcune malattie sono infine spiegabili nell'ambito di un'ipotesi di anormalità filogenetica del ...
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dimensionare
v. tr. [der. di dimensione] (io dimensióno, ecc.). – Fissare le dimensioni di qualche cosa: d. una struttura, un serbatoio. In usi fig., precisare il valore esatto di persona o cosa.