ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] di Averroè. E se si pensa all'alta stima che l'A. dimostraper questo filosofo, di cui accetta più di una opinione, e se si opera a Uguccione della Faggiuola. Ma la lettera è tutta un'assurdità, e pertanto non prova nulla. Né valore probativo hanno gl ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] metafore") più che sulla dimostrazione di principi riassumibili peraltro nei al minimo, e insieme all'assurdo" di una pur "complessa e notaio romano Curzio Saccoccio de' Sarti del 6 febbr. 1581; per altri è il 1582, sulla base di un canone annuo che ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, una tesi, una supposizione a.;...
ab absurdo
locuz. lat. (propr. «dall’assurdo»). – Argomentazione ab a.: nella logica classica, argomentazione volta a dimostrare la verità di una proposizione, attraverso gli assurdi che deriverebbero ammettendo la proposizione contraria....