apagoge (o apagogia)
apagoge
(o apagogia) Dal gr. ἀπαγωγή «deduzione, riduzione». In Aristotele significa, genericamente, il metodo di risolvere un problema riducendolo ad altro problema già risolto [...] (Analitici primi, II 25, 69 a 20). In senso più tecnico è il metodo indiretto di dimostrazione, che procede accertando, in base alle sue conseguenze, la falsità di una tesi, per poter dedurre la verità della sua contraddittoria (Analitici primi, I, 6 ...
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neurone
Vittorio Gallese
Neuroni specchio
I meccanismi nervosi alla base della facoltà di comprendere il comportamento altrui fino a non molti anni fa erano poco conosciuti. La scoperta dei neuroni [...] specchio parietali e premotori della scimmia.
Neuroni specchio ed emozioni
Le ricerche condotte nell’ultimo decennio hanno inoltre dimostrato che il meccanismo di rispecchiamento non è confinato al dominio delle azioni, ma attiene anche al dominio ...
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Nella logica aristotelica può significare genericamente il metodo risolutivo di un problema mediante la sua "riduzione" a un altro problema, già risoluto (cfr., p. es., Aristot., Analyt. priora, II, 25, [...] determinata come "riduzione all'impossibile" (εἰς τὸ ἀδυνατον ἀπαγωγή: v., p. es., Analyt. pnora, I, 6, 28b,2) e parificata quindi alla "dimostrazione per l'impossibile" (ἀπόδειξις διὰ τοῦ ἀδυνάτου: v., p. es., ibid., I, 23, 40b,5). Naturalmente, la ...
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prova (pruova)
Antonietta Bufano
Il sostantivo è abbastanza frequente, e ricorre (anche in connessione con ‛ provare ': v.) con vari significati, da ricondurre a quelli fondamentali di " attestazione [...] la ‛ divinità ' delle Scritture: " probatio quae aperit mihi veritatem ", Benvenuto], / son l'opere seguite (XXIV 100; cfr. provarsi, " dimostrarsi ", al v. 105); e poi, quasi a ribadire l'infallibilità della sua fede in uno Dio / solo ed etterno (vv ...
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OMONIMI
Gli omonimi (dal greco omònymos ‘dal nome uguale’) sono parole che hanno la stessa grafia e la stessa pronuncia, ma hanno etimo e significato diversi
sale (sostantivo) / sale (3a persona singolare [...] dell’indicativo presente del verbo salire)
riso (‘dimostrazione di ilarità’) / riso (‘tipo di cereale’)
folle (aggettivo) / folle (sostantivo femminile, plurale di folla). ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] , di cui si servono come punto fermo per spiegare il processo evolutivo delle altre. Così G. Thomasius cercò di dimostrare che la dottrina ecclesiastica si è svolta in una linea retta dalla rivelazione contenuta nel Nuovo Testamento, e che ha ...
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Scienza greco-romana. Euclide e la matematica del IV secolo
Reviel Netz
Euclide e la matematica del IV secolo
Sappiamo del IV sec. a.C. più di quanto non sappiamo del V, ma è sempre molto poco. Fra [...] di lunghezze di segmenti e di aree di superfici rettangolari, come quella tra il lato e la diagonale del quadrato, che è dimostrata nella prop. 115 (il solo esempio di incommensurabilità trattato nel Libro X: v. Tav. II): se a è il lato e d ...
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Hilbert, programma di
Hilbert, programma di locuzione con cui si indica il programma di ricerca attribuito a D. Hilbert, volto a dare un assetto sicuro all’edificio matematico, privo cioè di contraddizioni [...] , problemi di) e che si caratterizzò per un forte impianto formalista (→ formalismo), mirava a una generale dimostrazione di non contraddittorietà della matematica. Un colpo mortale all’impostazione hilbertiana fu assestato dai teoremi di Gödel, che ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] da Ippocrate di Chio. Tre secoli dopo, nel VI sec. d.C., Simplicio scrisse un altro commento alla Fisica e per dimostrare che il suo era superiore a quello di Alessandro di Afrodisia sottolineava gli errori presenti nel commento di quest’ultimo. Per ...
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Furstenberg
Furstenberg Harry propr. Hillel (Berlino 1935) matematico israeliano. A causa delle leggi razziali, la sua famiglia emigrò nel 1939 negli Stati Uniti dove egli conseguì il dottorato e quindi [...] insegnò alla università del Minnesota. Nel 1955 diede una dimostrazione topologica dell’infinità dei numeri primi (la quinta nella storia di questo teorema, dopo quelle di Euclide, E. Kummer, Eulero, P. Erdős). Nel 1965 divenne professore di ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...