Filosofo (n. in Slesia tra il 1220 e il 1230 - m. dopo il 1277). Figura di pensatore medievale ricordata per aver condotto ricerche sui problemi naturali, principalmente ottici. Accanto a tali ricerche, vanno [...] di R. Grossatesta e di R. Bacone, la metafisica della luce sul piano della ricerca "matematica" e della "dimostrazione naturale", utilizzando come fonti, oltre l'Ottica di Alhazen, gli Elementi di Euclide (nella traduzione di Campano di Novara ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] reale? Più in generale, chi ci garantisce che la realtà esterna esista? Descartes risolse il problema ricorrendo alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, che faceva da 'garante' sulla verità delle nostre rappresentazioni. G. Berkeley, invece, si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] ricordando che aveva difeso le donne. A questo proposito, si deve precisare che Doria, nel 1716, nei Ragionamenti ne’ quali si dimostra la donna, in quasi tutte le virtù più grandi, non essere all’uomo inferiore (dedicati ad Aurelia d’Este) e poi in ...
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Pensatore e medico greco (fine del secolo 2º d. C. e inizî del 3º), africano (pare) di nascita. Dei suoi scritti, abbiamo gli undici libri raccolti sotto il titolo πρὸς μαϑηματικούς (Adversus mathematicos); [...] critica scettica è la "sospensione del giudizio". S. svolge quindi sistematicamente la critica dei modi o mezzi di dimostrazione adottati dalle varie scuole filosofiche "dogmatiche". Questi modi sono tre: dal quale (l'uomo), per mezzo del quale ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] ritenute più antiche e attribuite a un autore di area egizia noto come Ermete Trismegisto. Soltanto agli inizi del XVII sec. fu dimostrato che queste opere erano state scritte probabilmente nel II o III sec. d.C., ma nel XV sec. la loro antichità era ...
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L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, specie nella filosofia (anticamente l’a. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. Mirando a difendere la verità contro l’errore, a sostenere [...] per il suo oggetto e il suo fine: essa è la conoscenza certa, filosofica e storica del fatto della Rivelazione, dimostrata con argomenti oggettivi valevoli per tutti. Da questo punto di vista l’a. diventa una preparazione o proemio alla scienza ...
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Teologo e filosofo (Aller, Somersetshire, 1617 - Cambridge 1688). È il principale rappresentante della cosiddetta Scuola platonica di Cambridge. Dei suoi scritti, per la maggior parte ancora inediti, sono [...] ) diretta contro Hobbes e il meccanicismo cartesiano; C. svolge una concezione panvitalistica che diviene fondamento della dimostrazione dell'esistenza di una realtà spirituale che si manifesta per gradi dal livello più elementare ("natura plastica ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] presa in esame risulterà in questo caso equivalente alla somma delle parti proporzionali sottratte.
In termini moderni, si direbbe che Oresme ha dimostrato la convergenza della seguente serie infinita: (a/n)+(a/n) (1−1/n)+(a/n)(1−1/n)2+…+(a/n)(1 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] cause dell'errore e dell'ignoranza, cioè l'autorità costituita, il costume, il giudizio del volgo e la vanità. Volendo dimostrare l'utilità per la Chiesa di Roma del nuovo ideale del sapere, il passo successivo consisteva nello stabilire l'affinità ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] tale uso del termine provenne dall’importanza che al concetto dell’i. diede la gnoseologia kantiana con la sua dimostrazione della ‘trascendentalità’, ossia della non trascendenza al pensiero delle forme a priori del conoscere, e con il suo richiamo ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...