La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] gollista Chirac a ritirare la legge sulla selezione per l’ingresso all’università. Nel 1991 è sufficiente qualche dimostrazione per convincere il socialista Jospin a lasciar cadere la «sua» riforma universitaria (Antonio Caprarica, Com’è dolce Parigi ...
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Il più piccolo tra i continenti (circa 7.700.000 km2, il 5% delle terre emerse), situato totalmente nell’emisfero australe dal quale deriva il suo nome, grosso modo tra 11° e 40° lat. S e 114° e 154° long. [...] ricordate quelle degli inglesi G. Bass (che nel 1798 rilevò l’esistenza dello stretto cui fu dato il suo nome, dimostrando la natura insulare della Tasmania), M. Flinders (che per primo, negli anni 1801-1802, circumnavigò il continente australiano e ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] consistenti rispetto a quanto si può isolare nell’originale. Questo è ciò che avviene normalmente, anzi inevitabilmente.
La dimostrazione dell’impossibilità di non alterare il testo traducendolo è fornita dai casi estremi della t. automatica o dell ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] uno ‘spettro’, di una ‘paura’ ingiustificata. E tuttavia è innegabile che il r. possa assumere aspetti inquietanti, a dimostrazione di come questo movimento di pensiero non presenti un unico volto, ma possa piegarsi a molteplici usi e interpretazioni ...
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PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] tante più parole quanto più è alto l'ordine di approssimazione, è stato interpretato da Miller e Selfridge come una dimostrazione della possibilità di misurare la "quantità di significato" di un testo esclusivamente in termine di prevedibilità di una ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] e a una fine articolazione interna di un testo (quali: in primo luogo; in conclusione; si deduce; si può dimostrare; come affermato precedentemente; su questo aspetto vedi sotto; confronta il primo capitolo; ecc.). Il testo scritto, in virtù del ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] che non pregiudicava per i giovani delle famiglie nobili l'esercizio di un'arte o mestiere. Lo scarso entusiasmo dimostrato per l'attività commerciale non traspare dalla erudita "Orazione del battiloro" che egli recitò nell'Accademia fiorentina nel ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] dei modelli, nella quale è per lo più inquadrata la s. logica.
Mentre la teoria della dimostrazione fondata da D. Hilbert studia le dimostrazioni come oggetti formali senza badare al significato e alla verità delle formule coinvolte, la s. logica è ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] un nome di massa non è il nome stesso, ma solo gli elementi accordati e soprattutto i determinanti (articoli, pronomi personali e dimostrativi: cfr. Rohlfs 1968: 109-110; nomi di massa in a., numerabili in b.):
(28) a. lo mèle «il miele»
b. ru cane ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] lt; eccu(m) ti(bi) istu(m), quello (corrispondente alla terza persona) < eccu(m) illu(m). Per i pronomi dimostrativi riferiti a persone la lingua ha forme soggetto in -i: questi, quegli (quei); forme originariamente oblique, ma poi impiegate anche ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...