Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] Dio, e sostiene la tesi secondo la quale Dio può dare la sensazione di oggetti non esistenti (sicché non è dimostrabile l'esistenza del mondo extramentale), e pone nell'insondabile volontà di Dio il fondamento così delle leggi fisiche come di quelle ...
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L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, specie nella filosofia (anticamente l’a. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. Mirando a difendere la verità contro l’errore, a sostenere [...] per il suo oggetto e il suo fine: essa è la conoscenza certa, filosofica e storica del fatto della Rivelazione, dimostrata con argomenti oggettivi valevoli per tutti. Da questo punto di vista l’a. diventa una preparazione o proemio alla scienza ...
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Teologo e filosofo (Aller, Somersetshire, 1617 - Cambridge 1688). È il principale rappresentante della cosiddetta Scuola platonica di Cambridge. Dei suoi scritti, per la maggior parte ancora inediti, sono [...] ) diretta contro Hobbes e il meccanicismo cartesiano; C. svolge una concezione panvitalistica che diviene fondamento della dimostrazione dell'esistenza di una realtà spirituale che si manifesta per gradi dal livello più elementare ("natura plastica ...
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FELICE MARIA da Napoli (al secolo Gaspare Garzia Alonzo)
Mario Ajello
Nato il 6 febbr. 1712, probabilmente a Napoli, da genitori spagnoli, in molte fonti è indicato, oltre che con il cognome del padre [...] si attribuiva a Pilati, Ilpapa, o sieno ricerche del primato di questo sacerdote (1783). In contrasto con questo, vi si dimostra che la supremazia del pontefice sulla Chiesa universale risale direttamente a Cristo e non è un'invenzione dei monaci.
La ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] cause dell'errore e dell'ignoranza, cioè l'autorità costituita, il costume, il giudizio del volgo e la vanità. Volendo dimostrare l'utilità per la Chiesa di Roma del nuovo ideale del sapere, il passo successivo consisteva nello stabilire l'affinità ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] d'Aquino e dopo di lui molti altri ancora obiettarono ad A. le stesse cose che aveva obiettato Gaunilone, e cioè che la dimostrazione introdotta nel Proslogion contenesse un salto non lecito dall'ordine logico a quello ontologico. D'altra parte, la ...
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CASONI, Giambattista
Alessandro Albertazzi
Nacque a Bologna il 31 ott. 1830 da Giuseppe. Rimasto orfano, venne allevato, insieme con il fratello minore Giulio, dallo zio patemo Francesco, canonico di [...] 'Eco delle Romagne, uscito dal 5 febbr. 1861 al 30 dic. 1863, che non mancò di sollevare polemiche, proteste, dimostrazioni pubbliche e di incorrere in sequestri e nella "persecuzione legale" per la sua violenza antiliberale e antirivoluzionaria e il ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] tale uso del termine provenne dall’importanza che al concetto dell’i. diede la gnoseologia kantiana con la sua dimostrazione della ‘trascendentalità’, ossia della non trascendenza al pensiero delle forme a priori del conoscere, e con il suo richiamo ...
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CARVAJAL, Bernardino Lopez de
Gigliola Fragnito
Nacque a Plasencia (Caceres) in Estremadura l'8 sett. 1456 da Francesco e Aldonca de Sande.
Nipote di quell'abilissimo diplomatico ed austero ecclesiastico [...] all'inizio del 1484 lo troviamo designato come cubicularius del papa. Nel mese di settembre 1485 dà una prima pubblica dimostrazione dell'impetuosità del suo carattere durante una lite con l'oratore spagnolo dalla quale esce "ruptis oculis et naris ...
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BALLO (Balli), Giuseppe
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Palermo il 29 luglio 1567 da Graziano, barone di Collalvi, e da Alfonsina Alliata dei principi di Villafranca. Prese l'abito ecclesiastico e presto [...] volta - per quel che a noi consta -, in forma modema, e affatto generale, il principio d'inerzia nel contesto di una dimostrazione scientifica. A Padova, dove G. Galilei aveva insegnato dal 1592 al 1610, o forse già a Bari - le teorie, astronomiche e ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...